Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Anonimo di Faleria

PITTORI: Anonimo di Faleria

Sant'Agostino in trono di ignoto Maestro di Vigevano

Sant'Agostino in trono

 

 

ANONIMO DI FALERIA

XVII secolo

Faleria, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino, Monica e santi

 

 

 

 

All'interno della chiesa di sant'Agostino a Faleria esiste un unico altare centrale che era sormontato da una tela che raffigurava Sant'Agostino e la madre Monica. La tela oggi è dispersa e non se ne conosce l'ubicazione. La chiesa di sant'Agostino fu costruita presso il castello dei nobili Anguillara verso la metà del XIV secolo. Questa famiglia aveva la propria cripta dietro l'altare e probabilmente l'intera chiesa era una specie di cappella palatina di questa potente famiglia locale che vi poteva accedere dalla propria residenza grazie a un ponte sospeso.

La chiesa tuttavia ebbe una vita breve poichè già nel 1650 il convento era in stato di abbandono con la presenza di pochi monaci. Di fatto venne soppresso con una bolla di papa Alessandro VII il 17 agosto 1655 con la quale stabiliva che tutti i beni e la chiesa stessa diventassero proprietà della mensa vescovile di Civita Castellana.

 

In diverse rappresentazioni Agostino compare assieme alla madre, da soli o con altri santi, ai piedi della Vergine, che è assisa in trono, oppure appare tra le nuvole con in braccio il Bambino. Si tratta di rappresentazioni iconografiche senza un preciso significato se non quello di rinforzare il legame intenso fra agostiniani e la Vergine.

 

«Gesù dice a sua Madre: "Donna, ecco tuo figlio!". È come se dicesse: Abbi fiducia in lui come se fosse tuo figlio. Poi dice al discepolo: "Ecco tua madre!". È come se dicesse: Abbi cura di lei come se fosse tua madre. "E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa (in sua)". Qui si osserva l’accoglimento della raccomandazione: prese cioè la madre in casa sua per onorarla, custodirla e curarla, come fa un figlio verso la madre. Ma Agostino legge l’espressione all’accusativo plurale: in sua, e si chiede: "Come mai dice in sua se non possiede nulla di proprio?".

Risponde: "In sua significa tra i suoi obblighi, i suoi doveri e i suoi beni, non nelle sue proprietà, che del resto non aveva"»

AGOSTINO, In Johannem 19, 37-39