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PITTORI: Maestro di Fano

Sant'Agostino, statua nella chiesa di sant'Agostino a Fano

Sant'Agostino

 

 

MAESTRO DI FANO

1680-1695

Fano, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino

 

 

 

La statua, in legno, si trova in una nicchia dell'altare posto proprio di fronte a quello dell'Annunciata nella chiesa di sant'Agostino a Fano. La storia di questo altare è piuttosto complicata. Purtroppo non esistono riferimenti utili se non una iscrizione del tutto frammentaria e uno stemma vuoto, forse un tempo dipinto perché è ancora visibile la partizione in quadranti. Le fonti documentarie attestano che le titolazioni di questo altare sono cambiate nel tempo. La prima dedicazione ricorda san Sebastiano, uno dei protettori medioevali dalla peste. In seguito lo steso altare si trova dedicato a santa Barbara che a sua volta fu sostituita da una tardiva dedicazione a sant'Andrea Avellino, la cui confraternita possedeva l'altare ai tempi della visita pastorale del 1820.

Queste variazioni possono essere giustificate probabilmente dai cambiamenti di patronato dell'altare. Forse il primo proprietario non esercitò a lungo il suo patronato, tanto da non vedere completata la struttura con le statue in pietra nelle nicchie. Attualmente le nicchie contengono in effetti sculture che non sono pertinenti all'altare. Le statue sono state realizzate in legno e mostrano, a partire dalla fattura del piedistallo, di non essere adatte alla profondità un po' angusta delle nicchie che le accolgono. Probabilmente sono suppellettili presenti in chiesa destinate ad altro uso, che vennero reimpiegate come abbellimento dell'altare. Una delle due statue rappresenta l'immagine di Agostino che certo non poteva mancare in una chiesa a lui dedicata. La scultura probabilmente era destinata in origine a processioni o comunque alla preghiera, non certo pensata nei termini dell'attuale reimpiego, del tutto inadeguato per il Santo fondatore dell'Ordine.

Agostino appare qui vestito da monaco con un'ampia tonaca che si allarga sulle braccia, quasi volesse accogliere il fedele. Il viso esprime un uomo giovanile con una folta barba che gli copre le gote ed uno sguardo intenso e vivo.

 

La chiesa di sant'Agostino, che in origine era dedicata a santa Lucia, si trova nel centro storico di Fano, all'estremità di Via Vitruvio. All'inizio del Quattrocento la chiesa viene ricostruita e riconsacrata nel 1409.

Nella seconda metà del Cinquecento, il fanese Ludovico Giorgi progettò una "inversione" della chiesa, cioè la sostituzione dell'abside con la facciata d'ingresso e viceversa. In tale occasione vennero poste le fondamenta del nuovo presbiterio che prevedeva una profonda cappella centrale e due cappelle laterali minori. La trasformazione degli interni fu portata a compimento solo nel 1685, quando fu realizzata la grande volta a botte decorata nel riquadro centrale da un affresco di Giambattista Manzi, dove dipinse un sant'Agostino in Gloria in una finta prospettiva architettonica a cielo aperto.

La chiesa è stata praticamente demolita nel corso dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Si è salvata solo la fiancata orientale. L'adiacente convento fu occupato dai monaci agostiniani fino alle soppressioni napoleoniche.