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PITTORI: Ficatelli Giuseppe Maria

Sant'Agostino nello studio in meditazione

Sant'Agostino nello studio in meditazione

 

 

FICATELLI GIUSEPPE MARIA

1670-1690

Cento, Pinacoteca Civica "Il Guercino"

 

Sant'Agostino nello studio in meditazione

 

 

 

Tra le opere di Giuseppe Maria Ficatelli che ci sono pervenute e che sono riferibili alla fase matura della sua attività troviamo questa tela che raffigura sant'Agostino. Lo stile che il pittore vi esprime appare esplicitamente subordinato all'influsso del Guercino e rivela una capacità soltanto superficiale di interpretarne il linguaggio. il quadro misura 210 cm in altezza e 105 in larghezza.

Le doti tecniche del pittore sono comunque riscontrabili in questo dipinto recentemente sottoposto a restauro, assieme a quello di S. Nicola da Tolentino in preghiera, che accompagna questo S. Agostino nel suo studio in meditazione. L'opera, di proprietà dell'Ospedale civile della SS. Annunziata, è attualmente in deposito presso la Pinacoteca Civica. In entrambe le due opere ad un cromatismo fresco e a volte intenso si accompagna un saldo impianto compositivo, che tuttavia non consentono di individuare nell'artista qualità che lo affranchino dalla sudditanza nei confronti di Guercino e dei Gennari. Questo elemento costante nella sua opera è acclarato in questo sant'Agostino che è ritratto in una tipica immagine di studio, abbigliato con la semplice cotta bianca che fuoriesce dalla manica e in basso sotto il piviale.

Il pastorale, attributo del santo nella sua dignità episcopale, e i libri che alludono alla produzione di testi sacri di Agostino, sono caratteristici della sua iconografia. Sono appoggiati a terra e dietro la elegante sedia su si trova Agostino, il cui sguardo si volge verso l'alto da dove arrivano dei raggi luminosi. Il suo volto esprime una profonda passione e attenzione, accentuati dalla mano sinistra appoggiata al petto. L'interruzione della lettura di un libro, che è rimasto aperto con la mano sinistra che tiene un segno, rivela ampiamente la profonda tensione che anima il santo.

Alle sue spalle si nota una libreria dove sono disposti ordinatamente dei volumi. Finora non sono state trovate notizie che riguardano suor Lucida Stella Brunetti, badessa del convento e committente di quest'opera, che insieme a quella dedicata a san Nicola da Tolentino costituiva uno dei dipinti laterali della Madonna del Presepe, uno stucco quattrocentesco che oggi si trova nella chiesa di San Pietro di Cento, attribuito a Donatello e Bartolomeo Bellano, un tempo collocato sul primo altare a destra della chiesa di Santa Caterina. L'accostamento all'importante bassorilievo, ritenuto miracoloso e quindi di richiamo per i fedeli, ha contribuito a conservare le opere di questo pittore centese poco noto, che è stato uno degli ultimi allievi di Cesare Gennari nella famosa bottega del Guercino a Bologna.

 

 

Ficatelli Giuseppe Maria

Figlio di Paolo, nacque probabilmente a Cento nel 1639. Si formò artisticamente sotto l'influenza del più importante artista centese, il Guercino, frequentando in Bologna la sua bottega e quella dei suoi nipoti ed epigoni, Benedetto e Cesare Gennari. L'impronta del maestro lo segnò profondamente ed alimentò in lui notevoli capacità imitative. Il maggior periodo di successo lo colse nella seconda metà del Seicento, quando lavorò alla decorazione di varie chiese della sua città natale. Presso la Pinacoteca civica di Cento vi sono alcune sue opere a carattere agostiniano: un san Nicola da Tolentino in preghiera e un sant'Agostino che medita nel suo studio. Presso la Pinacoteca civica di Pieve di Cento è conservato il quadro che descrive il Transito di San Giuseppe, copia da Marcantonio Franceschini. Alla sua morte nel 1703 l'attività della sua bottega fu portata avanti dai figli Paolo Antonio (1671-1724) e Stefano Felice (1686-1771) avuti dalla moglie Camilla Bargellini, che furono a loro volta pittori attivi in città.