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PITTORI: Tommaso Ludovico Languasco

Sant'Agostino cardioforo

Sant'Agostino cardioforo

 

 

TOMMASO LUDOVICO LANGUASCO

1680-1690

Genova

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

Allievo del famoso pittore genovese Giovanni Battista Carlone, padre Teresio Maria, religioso agostiniano scalzo, al secolo Tommaso Ludovico Languasco (San Remo 1654-Genova 1698), ha dipinto questo sant'Agostino a mezzo busto con in mano un cuore fiammante. Entrato nell'Ordine agostiniano degli Scalzi nel 1690, una delle sue maggiori realizzazioni artistiche è la decorazione della sacrestia della chiesa di San Nicola a Genova con undici tele che narrano i Fasti dell'Ordine agostiniano.

La tela è una pittura a olio delle dimensioni di 61x47 cm dove Languasco presenta il santo vescovo di Ippona, di cui seguiva la regola, con un volto estatico e dallo sguardo rivolto verso l'alto, mentre regge con la mano destra un cuore che brucia, tipico simbolo barocco che l'iconografia ha collegato ad Agostino.

Il pittore ce lo presenta vestito con il saio dei monaci che seguono la sua regola, secondo una consuetudine secolare che l'ha sempre considerato come Padre fondatore dell'Ordine.

Di Languasco e della sua attività artistica abbiamo notizie esclusivamente da R. Soprani e C. G. Ratti autori del volume "Vite de pittori, scultori ed architetti genovesi", pubblicato a Genova nel 1769 (alle pp. 136-138). Secondo quanto affermano questi autori Languasco, vissuto a lungo a Genova, coltivò studi di scienze e di lettere, per poi entrare nella bottega dell'attivissimo pittore Giovanni Battista Carlone. In seguito vestì l'abito talare agostiniano e dedicandosi alla pittura saltuariamente.

Di lui e della sua attività nella città natale San Remo restano tracce nell'Oratorio dedicato alla Vergine Immacolata: a sinistra del presbiterio si trova il dipinto della Natività di Maria, dove Languasco viene apprezzato per la capacità illustrativa desunta dal suo maestro Giovanni Battista Carlone nonché per la vena classica di stampo emiliano, uno stile sempre molto apprezzato a Sanremo tra il Seicento e il Settecento.