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PITTORI: Alonso de Mena

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

DE MENA ALONSO

1630-1640

Granada, Monastero di Comendadoras de Santiago

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua che raffigura Agostino, di gusto barocco, si trova nella chiesa del Monastero di Granada delle suore Comendadoras de Santiago.

I loro Fondatori le posero sotto la protezione di San Giacomo ed hanno cucita sul petto la Santa Croce come segno della loro fede. Inoltre promisero di difendere la Chiesa e di esercitare la carità verso i poveri pellegrini tanto che Papa Alessandro III approvò il 5 giugno 1175 la loro organizzazione. Le Monache Comendadoras di Santiago, sono una componente dell'Ordine Militare dei Cavalieri di Santiago, istituito "per servire Dio e per dargli gloria con la nostra preghiera."

Nella congregazione è onorato con singolare venerazione il mistero della Immacolata Concezione della Vergine. Gli Apostolici fondatori presero esempio dalla prima Comunità della Chiesa a Gerusalemme dove "Tutti erano insieme e avevano ogni cosa in comune". Questa fedeltà per la glorificazione della fede cristiana e l'amore dei nostri fratelli deriva dalla osservanza della regola di S. Agostino, che esprime lo stesso ideale, dove la vita comunitaria fraterna è vissuta come unione in una grande famiglia.

La presenza di questa statua di Agostino si inserisce in questo orizzonte di spiritualità agostiniana praticata dalle monache.

 

Dopo la presa di Granada da parte dei Re Cattolici, il Regno di Granada venne integrato nella Corona di Castiglia, dando inizio a un nuovo periodo di splendore. Il ruolo istituzionale di Granada diventa importante perché viene ottenuto il voto delle Cortes, un privilegio di cui godevano solo 17 città. Alla cattedrale viene attribuito il rango di arcidiocesi con potere sulle province della Andalusia orientale, mentre per di più viene creata la Capitaneria Generale di Granada, la più antica di tutta la Castiglia. Sorgono numerosi ospedali, tra cui l'Ospedale Reale con i servizi più avanzati. Pochi anni dopo Carlo I di Spagna e V di Germania, nipote di Ferdinando e Isabella, fonda l'Università di Granada. E' in questo clima socio culturale che lavora Alonso de Mena con la sua bottega che produrrà numerose opere scultoree di grande pregio, fra cui questo sant'Agostino dal portamento maestoso che regge nella mano destra il bastone pastorale e nella sinistra un modello della chiesa. Il santo ha la mitra in testa e indossa una ricca veste episcopale. Il volto ancora giovabile è arricchito da una fluente barba nera.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Alonso De Mena

Alonso de Mena (1587-1646) fu un ottimo scultore che gestiva la più operosa bottega di Granada. Suo figlio Pedro lavorò in città fino al 1658 collaborando ogni tanto con Alonso Cano, poi si trasferì a Malaga per portare a termine la commissione di quaranta pannelli in rilievo per gli stalli del coro della cattedrale (1658-1662). Si stabilì a Malaga per il resto della vita, ma visitò Madrid nel 1662 e la sua fama si diffuse ampiamente. Le sue opere più caratteristiche sono figure in legno policromo di santi, devote, dignitose e aggraziate, anche se talvolta insipide.

Nella Cattedrale di Malaga dedicata a Santa Maria de la Encarnación, nella cappella dei Defunti si trova una scultura di Alonso de Mena, la cui struttura rappresenta il modello di Crocifisso che diffonde ampiamente nella città di Granada. La Dolorosa di suo figlio Pedro de Mena, sempre nella cappella dei Defunti, ripete un modello dove l'artista raggiunse la massima maestria riuscendo ad esprimere il dolore contenuto della Vergine di fronte alla morte del Figlio.