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PITTORI: Pozzo Francesco

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa sul timpano dell'Oratorio di san Nicola a Vicenza

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

POZZO FRANCESCO

1679

Vicenza, Oratorio di san Nicola da Tolentino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua di sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa si trova sul timpano dell'Oratorio di san Nicola da Tolentino a Vicenza. La facciata dell'oratorio è opera probabilmente del vicentino Carlo Bottiron, compiuta fra 1676 e il 1681. La sua struttura è definita da quattro pilastri corinzi su un alto zoccolo e sormontata da un timpano triangolare, con al centro la stella simbolo di san Nicola da Tolentino. Sopra il timpano sono state posizionate tre statue realizzate entro il 1679, molto probabilmente dallo scultore lombardo Francesco Pozzo. Le tre statue rappresentano la Madonna con il Bambino fra i santi Agostino e Nicola da Tolentino. Nel 1498 si era costituta a Vicenza la "Venerabile Confraternita di san Nicola da Tolentino", presso la chiesa di S. Michele degli Agostiniani, eretta tra il 1260 e il 1285 e oggi scomparsa perché fu abbattuta nel 1812. Qui era stato edificato, alla metà del Quattrocento, un altare dedicato a san Nicola da Tolentino, il cui culto, dopo la canonizzazione del 1447, si era diffuso rapidamente. Nel 1505 i padri di San Michele cedettero alla confraternita una parte del sagrato e del cimitero davanti la loro chiesa, per consentire ai devoti di san Nicola la costruzione di un oratorio a lui dedicato. La confraternita sin dalle origini è stata sempre costantemente impegnata per rendere l'oratorio ricco e prestigioso, predisponendo diversi interventi dal punto di vista architettonico ed artistico. Nel corso della sua esistenza l'oratorio fu prima allungato (1634-1654), quindi innalzato per il rifacimento del soffitto e infine completato con una bella facciata fra il 1671 e il 1678.

All'interno dell'Oratorio sono conservate numerose tele che raccontano episodi della vita di san Nicola da Tolentino, disposte su due fasce orizzontali che corrono lungo le pareti e sul soffitto.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.