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PITTORI: Anonimo senese

Santa Monica riceve la cintura dalla Madonna con Bambino tra sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e sant'Antonio da Padova

Santa Monica riceve la cintura dalla Madonna con Bambino tra sant'Agostino

san Nicola da Tolentino e sant'Antonio da Padova

 

 

ANONIMO SENESE

1600-1699

Massa Marittima, ex chiesa di S. Pietro all'Orto

 

Santa Monica riceve la cintura dalla Madonna con Bambino tra sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e sant'Antonio da Padova

 

 

 

Il dipinto raffigura santa Monica mentre sta ricevendo la sacra cintura dalla Madonna che tiene in braccio il Bambino. La Vergine è seduta su una nuvola in cielo fra luci e angeli: ai suoi piedi, oltre a Monica si distinguono a sinistra sant'Agostino, e, al centro, san Nicola da Tolentino e sant'Antonio da Padova. L'opera è stata realizzata su tela ed è conservata a Massa Maritima nella ex chiesa agostiniana di S. Pietro all'Orto.

Questa chiesa venne edificata nel 1197 dal vescovo Giovanni IV, originario di Massa, a navata unica sormontata da un tetto a capriate. Da un punto di vista architettonico segna un punto di passaggio dallo stile romanico a quello gotico. Nella prima metà del XIII secolo, fino alla costruzione del Duomo di San Cerbone, la chiesa fu utilizzata come cattedrale della città. Divenuta proprietà del Comune, venne donata, il 20 febbraio del 1272, all'Ordine degli Agostiniani alla condizione che, in capo a cinque anni, venisse edificato un convento per i religiosi dell'Ordine. Con la presenza degli agostiniani la chiesa venne affrescata nei primi anni del Trecento, ma questo ciclo di dipinti non restano che due frammenti, opera di frescanti che lavoravano nell'orizzonte artistico della scuola senese. Al suo interno si conserva anche una interessante testimonianza pittorica del Duecento raffigurante La Madonna col Bambino. Nel 1312 in seguito all'edificazione nelle vicinanze di una nuova chiesa dedicata a sant'Agostino, la parrocchia di San Pietro all'Orto si spostò nella nuova chiesa.

L'edificio medioevale venne pertanto ceduto alla Compagnia della Madonna del Poggio e nel 1784 venne inglobata nel convento degli Agostiniani. Il Comune interviene con lavori di restauro ancora nel 1541. Con l'eversione dell'asse ecclesiastico, nel 1866 la Chiesa di san Pietro all'Orto diventa definitivamente proprietà comunale. La splendida Maestà di Ambrogio Lorenzetti, conservata dal 2005 nel vicino Museo di Arte Sacra, con ogni probabilità proveniva da questa chiesa, prima ancora di essere trasferito nella vicina chiesa di sant'Agostino.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.