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PITTORI: David Teniers

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

DAVID TENIERS

1660-1670

Vienna, Biblioteca Nazionale

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La stampa a firma di David Teniers invent. raffigura sant'Agostino, come si legge nella dicitura a piede della stampa: S. AVGVSTINVS Episcopus Hipponensis ac Doctor Ecclesiae, natione Afer, civitate Tagastensi, patre Patritio et matre Monica ortus. Obijt circa annum Domini CCCC.XL. V. Kal. Septembris aetatis suae LXXVI. Episcopatus sui anno XL.

La figura del santo si erge imperiosa nella architettura della stampa e mostra alle sue spalle una chiesa di stile classico barocheggiante con due figure sulla porta e, sullo sfondo un paese ai piedi di un'altra chiesa di cui si distingue il campanile. Il cielo è burrascoso con nuvole arcigne che si alternano a squarci di luce in contrapposizione alla calma che regna sulla superficie dei campi.

Agostino indossa i paramenti ecclesiastici con la mitra in testa e il bastone pastorale appoggiato al braccio sinistro. Il volto ha lo sguardo rivolto verso un punto oltre l'orizzonte disegnato dall'incisore ed esprime una gravezza e autorità ricolme di tranquillità. Una folta barba gli scende dalle gote mentre con la mano sinistra impugna un cuore fiammante, frequente simbolo che lo caratterizza in età barocca.

L'autore si dedicò soprattutto alla pittura di genere, raffigurando scene di vita borghese e popolare e meno frequenti sono sicuramnte i soggetti religiosi come questo.

 

 

Teniers David

Nato ad Anversa nel 1610, è soprannominato il Giovane, per distinguerlo dal padre David il Vecchio. Allievo del padre, divenne uno fra i più importanti pittori fiamminghi del Seicento. Nella sua lunga attività realizzò numerosi quadri, raffiguranti per lo più scene di genere, che testimoniano una tavolozza ricca e armoniosa, oltre a cartoni per arazzi.

Teniers il Giovane è certamente il più famoso rappresentante della sua famiglia ricca di artisti fiamminghi. Nel 1637 sposò la figlia di J. Bruegel decano della Gilda di S. Luca e nel 1647 fu nominato pittore di corte e conservatore delle collezioni d'arte dell'arciduca Leopoldo Guglielmo. Nell'anno 1651 si trasferì a Bruxelles. Una sua eccezionale opera è il Theatrum Pictorium, ovvero Teatro delle pitture, una raccolta di incisioni originali, pubblicata nel 1660 su commissione dell'arciduca Leopoldo Guglielmo d'Austria. Si tratta di un album con 224 incisioni, tratte da dipinti di autori italiani e fiamminghi, scelti tra i circa 1.300 dipinti appartenenti alla collezione dell'arciduca. Nel 1673 apparve una seconda edizione e una terza nel 1684.

Nella prima fase della sua attività fu influenzato dall'arte di F. Francken il Giovane e dai soggetti popolari di A. Brouwer. Gli anni 1640-1650, che rappresentano il periodo più felice dei suoi lavori, vedono un crescente influsso dello stile di Pieter Paul Rubens, che lo porta a dipingere composizioni dai toni luminosi e argentei, dove le figure assumono maggiore risalto per i vivi colori delle vesti e la varietà degli atteggiamenti. Molti suoi quadri sono conservati al Louvre, al Prado, a Londra (National Gallery), Amsterdam (Rijksmuseum) e Bruxelles (Musée des Beaux-Arts). Morì in tarda età a Bruxelles nel 1690.