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PITTORI: Pancrazio Capelli

Sant'Agostino in gloria

Sant'Agostino in gloria

 

 

CAPELLI PANCRAZIO

1709-1715

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica

 

Sant'Agostino in gloria

 

 

 

La stampa reca in lastra, in basso a sinistra, la firma dell'incisore a bulino Pancrazio Capelli.

L'incisione di questo artista, di cui abbiamo notizie relativamente alla sua attività nella prima metà del Settecento, raffigura una interpretazione allegorica della grandezza di sant'Agostino. La dicitura specifica: S. AVGVSTINI DOCTRINAM SECVNDVM PRAEDECESSORVM PONTIFICVM.

Il santo è in piedi su un grande carro trainato da splendidi cavalli in corsa e, vestito da monaco agostiniano, impugna una penna con la mano destra e un cuore fiammante con la mano sinistra. Una folta barba biancastra gli copre il viso e il mento. Davanti a lui sono seduti altri personaggi, vestiti da monaci agostiniani, ma che hanno rivestito cariche importanti nella Chiesa.

Sotto il carro si rotolano alcune persone, che vanno individuate negli eretici che Agostino sconfisse con la fora delle sue argomentazioni,

In lontananza si vede una grande città con un ponte che attraversa il fiume. Forse si tratta di Pavia, dove riposa il suo corpo all'indomani della seconda traslazione da Cagliari a Pavia.

La scena rappresenta un riconoscimento alla grandezza di Agostino e della sua vita, che si ispira al passo di Timoteo: "Non coronabitur nisi qui legitime certaverit." Tre corone sono solitamente utilizzate per esprimere la gloria del santo, il cui significato è da riconoscere in tre simboli: la verginità, la scienza e il martirio.

L'episodio riprende passi della Epistola XVIII ad Cyrillum Jerosolymitanum episcopum dello Pseudo Agostino.