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PITTORI: Pittore veneto

Sant'Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

PITTORE VENETO

1700-1750

Piario, chiesa di sant'Antonio abate

 

Sant'Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa tela di un certo valore artistico nasce nell'orizzonte culturale lombardo-veneto del secolo XVIII, Il soggetto è sant'Agostino vescovo e cardioforo. Dipinto con la tecnica ad olio su tela il quadro misura cm 163x120.

Il santo vi appare nelle vesti di vescovo, seduto ad una balaustra, mentre con la mano destra alza un cuore fiammante, simbolo iconografico agostiniano particolarmente diffuso e caro al gusto settecentesco. In testa porta la mitra, mentre il bastone pastorale è poco discosto dietro di lui. Il santo ha un viso di persona matura con lo sguardo rivolto al fedele quasi a interrogarlo. Con la mano sinistra tiene un libro semiaperto che sta consultando.

La tela è conservata nella chiesa parrocchiale di Piario, intitolata a sant'Antonio abate. Edificata all'incirca nel XV secolo, fu soggetta ad una quasi totale ricostruzione nel 1671. All'interno si possono trovare opere di grande pregio, tra cui una tela di Domenico Carpinoni ed un altare in legno, opera di Grazioso Fantoni.

Fra le reliquie che vi si conservano va senz'altro ricordato il velo di seta in cui furono avvolte le ossa di Sant'Agostino Aurelio Vescovo e Dottore della Chiesa. Su un cristallo ovale con capsula d'argento si nota il cartiglio: "S. August. E. D."; stampa a inchiostro nero. L'atto di autenticità è stato emesso dal Card. Costantino Patrizi Vicario Generale il 9 agosto 1872 e donato alla Chiesa Parrocchiale di Piario dal Parroco Agostino Tomasini il 19 marzo 1896.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.