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PITTORI: Domenico Rossi

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

DOMENICO ROSSI

1708-1711

Udine, Museo Diocesano, Biblioteca patriarcale

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa statua che raffigura sant'Agostino si trova, assieme agli altri Dottori della Chiesa, nella Biblioteca patriarcale del Museo diocesano di Udine. La Biblioteca venne fatta costruire negli anni 1708-1711 dal patriarca Dionisio Dolfin con l'obiettivo di custodire il prezioso patrimonio librario raccolto dai suoi predecessori che era stato da lui incrementato con diversi testi di particolare pregio. Oltre a circa diecimila volumi vi furono conferiti oltre 150 incunaboli, 800 manoscritti, diversi e pregevoli codici liturgici, ebraici e greci, e alcune lettere autografe di uomini illustri.

La struttura architettonica della Biblioteca, opera dell'architetto Domenico Rosa, è un assoluto trionfo del legno, materiale con cui sono stati realizzati gli armadi arricchiti da eleganti figure di putti e allegorie, che concorrono a delineare un racconto simbolico altamente raffinato voluto dal patriarca Dolfin sia in Biblioteca, così come nelle altre sale del Palazzo. Sul soffitto degna di nota è la tela raffigurante Il Trionfo della Sapienza divina opera di Nicolò Bambini.

La Biblioteca si trova all'interno del percorso

 Museo Diocesano, istituito nel 1963, e che dal 1995 ha sede nel Palazzo Patriarcale di Udine, residenza un tempo del patriarca d'Aquileia e oggi dell'arcivescovo.

 

La Biblioteca Dolfiniana fu la prima biblioteca aperta al pubblico nella città di Udine. Nel suo patrimonio librario sono inclusi testi provenienti dalle biblioteche di Giovanni Dolfin, patriarca di Aquileia, Daniele Dolfin, nunzio apostolico in Francia e Giovanni Battista Cornaro, padre di Elena Lucrezia Cornaro, prima donna laureata d'Italia. I libri sono collocati nelle scaffalature lignee intagliate del Settecento.

Da colto bibliofilo, il patriarca Dolfin, sensibile al clima di generale rinnovamento tipico del Settecento, raccolse l'eredità del predecessore, lo zio Giovanni Delfino, e del fratello cardinale Marco, vescovo di Brescia. Sulle orme del cardinale Federico Borromeo, come a Milano con l'Ambrosiana, mise a disposizione degli studiosi i tesori della sua libreria insieme con i codici. Per l'allestimento della Biblioteca il patriarca volle rifarsi ai canoni dell'Ambrosiana, mediante l'approntamento di scaffali disposti perimetralmente alla sala di lettura e sormontati da un ballatoio, arricchito da statue di angioletti e dalle figure dei quattro Dottori della Chiesa.

La figura di Agostino ci presenta un santo vescovo con nella mano sinistra il bastone pastorale e nella destra un grande libro aperto. In testa Agostino porta la mitra, mentre il volto è ampiamente ricoperto da una folta e fluente barba riccioluta.

 

 

Domenico Rossi

Nato a Morcote in Svizzera nel 1657 questo architetto operò principalmente a Venezia. Figlio di Francesco e di Caterina Sardi, si trasferì ancora giovane a Venezia diventando allievo di Baldassarre Longhena,l'architetto della Basilica di Santa Maria della Salute. Divenne proto, cioè architetto di famiglia, dei nobili Dolfin, Savorgnan e Manin. Nel 1701 realizzò la ristrutturazione di Palazzo Dolfin e dal 1709 fu chiamato a realizzare la facciata della chiesa di San Stae, una delle principali chiese di Venezia, che si affaccia sul Canal Grande. Quest'opera è una commistione tra il neoclassicismo palladiano e lo stile barocco e riscosse un grande apprezzamento. Nel 1713 fu chiamato alla realizzazione della chiesa barocca dei Gesuiti, e della chiesa di Santa Maria Formosa. Morì a Venezia nel 1737.