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PITTORI: Scuola senese

Madonna col Bambino, sant'Agostino e un santo

Madonna col Bambino, sant'Agostino e un santo

 

 

SCUOLA SENESE

1700-1760

Siena, Fondazione Conservatori Riuniti

 

Madonna col Bambino, sant'Agostino e un santo

 

 

 

Il dipinto, di ignoto autore appartenente all'orizzonte culturale e artistico senese settecentesco, raffigura la Madonna col Bambino in grembo che tiene fra mani una croce. Ai lati della Vergine scopriamo sant'Agostino in ginocchio che volge lo sguardo verso di lei. Il santo ha il volto scavato dalle rughe degli anni, il capo senza capelli e una folta barba grigiastra che gli scende dal mento fin sul petto. Ha deposto la mitra ai suoi piedi in segno di umiltà.

Come l'altro santo che gli sta dirimpetto, indossa l'abito nero dei monaci eremitani. Sotto la cocolla si intravede comunque un piviale ricamato con semplicità. L'altro santo ha un volto giovanile con una barba e capelli neri. Nella mano destra regge una croce, mentre con la mano sinistra accoglie la croce che gli mostra il bambino. Anche questo santo è inginocchiato ed ha i piedi scalzi. Dipinta a olio su tela, l'opera è conservata nel patrimonio artistico della Fondazione senese dei Conservatori Riuniti.

 

Le origini di questa istituzione senese risalgono al 1580. Per iniziativa del senese Domenico Billò, aiutato da vari cittadini, tra cui il nobile Aurelio Chigi, venne fondata la Congregazione delle Povere Abbandonate per l'accoglienza delle giovani indigenti. Nel 1593, Dopo la morte di Billò, nel 1593 Aurelio Chigi assunse la carica di Camerlengo, dando ulteriore impulso alle attività della Congregazione. Venne acquistato Palazzo di San Galgano e nel 1601 fu avviata l'edificazione della chiesa di San Raimondo al Refugio. Sempre per iniziativa del conte Aurelio Chigi, fu costituita la Congregazione delle Vergini del Soccorso, per l'accoglienza delle giovani appartenenti a nobili famiglie decadute, che fu attiva fino alla fine del Settecento. Nel 1785, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo decretò che la Congregazione si trasformasse nel Conservatorio di San Raimondo al Refugio, con lo scopo di educare e istruire le giovani nobili, nonché accogliere donne provenienti dai conventi e congregazioni soppresse. Nel 1891 un decreto reale decise l'unificazione dei Conservatori di San Raimondo e di un altro Conservatorio costituito con la riforma Leopoldina. Dall0unione nacquero i Regi Conservatori Riuniti di Siena.

Dopo il 1945 gli accordi con l'Università di Siena permisero ai Conservatori Femminili Riuniti di Siena nuove prospettive, con la concessione in locazione all'Ateneo di locali destinati a sede della nuova facoltà di lettere e filosofia.