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PITTORI: Fiorentino Francesco

La Vergine incoronata e santi

La Vergine incoronata e santi

 

 

FIORENTINO FRANCESCO

1395

Avignone, Museo del Petit Palais

 

La Vergine incoronata e santi

 

 

 

Il dipinto raffigura l'incoronazione della Vergine da parte del Cristo cui assistono, nella fascia inferiore sei santi. Il soggetto rappresenta una scena biblica principale, che occupa la fascia superiore dell'opera e un gruppo di figure di santi, fra cui si riconoscono, da sinistra verso destra, sant'Antonio Abate, santa Lucia di Siracusa, sant'Agostino, san Lorenzo Diacono, santa Dorotea, san Giacomo il Maggiore.

L'opera viene oggi attribuita al pittore Francesco Fiorentino, ma in passato sono state proposte molteplici altre attribuzioni, fra cui ricordiamo il Maestro del Cristo Docente, il Maestro Francesco di Scuola italiana fiorentina, Spinello aretino, Giotto o sua Scuola, un Maestro della Scuola avignonese, Orcagna, Nardo Mariotto e Gerini Niccolò Pietro. La tavola è stata realizzata nell'ultimo quarto del secolo XIV, probabilmente nel 1395 su legno di pioppo con la tecnica del fondo oro.

L'opera misura 133 cm in altezza e 63 in larghezza ed è di proprietà dello Stato francese, Dipartimento dei dipinti del Museo del Louvre, acquisito nel 1861. In precedenza apparteneva al Marchese Campana. L'opera è stata quindi deposita nel 1862 presso il Museo del Petit Palais ad Avignone dove tuttora è presente.

Agostino è ritto in piedi dinanzi al trono della Vergine incoronata è indossa i propri paramenti episcopali. In testa porta la mitra mentre con la mano destra impugna un bastone pastorale. Con la mano sinistra regge un libro chiuso con la copertina rossa.

Sotto il piviale verdastro di nota chiaramente la presenza della tunica nera dei monaci agostiniani. La sua presenza nel vestiario agostiniano è frequente, soprattutto nelle committenze dell'Ordine agostiniano, che con tale simbolo voleva esprimere ai fedeli la diretta discendenza dell'Ordine stesso dalla figura e dalla regola di Agostino.

 

Le collezioni del museo di Avignone sono esposte in diciannove sale distribuite su tre livelli. La maggior parte delle opere provengono dalle collezioni del Museo del Louvre o di altri musei minori francesi. L'insieme dei quadri in effetti costituisce gran parte delle opere d'arte che un tempo costituivano la grande collezione Campana, una delle più importanti per quanto riguarda la pittura italiana acquistata per la maggior parte dallo Stato francese nel 1861. Più di 300 "primitivi" italiani sui 327 presenti al museo, derivano proprio dalla collezione Campana. L'altra fonte da cui il museo ha attinto per le sue collezioni è il Museo Calvet di Avignone, da dove arrivano le opere della Scuola di Avignone, circa una sessantina dipinti e seicento sculture. La collezione permanente del museo offre al visitatore opere che si sviluppano lungo un arco temporale che va dal XIII al XVI secolo.