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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino e santa Chiara da Montefalco

 

Agostino e santa Chiara da Montefalco

 

 

AGOSTINO E SANTA CHIARA DA MONTEFALCO

 

 

 

S. Chiara da Montefalco è monaca agostiniana di prima grandezza, la cui vita e la cui morte sono avvolte da uno stupendo alone di mistero e di misticismo. Quanto sappiamo è testimoniato da Donadieu de Saint-Affrique, che nel 1308 e nel 1309 governava la diocesi di Spoleto. Il 21 agosto del 1308, esattamente quattro giorni dopo la morte di Chiara, Berengario andò a cavallo a Montefalco dove scoprì i straordinari fatti miracolosi che avevano contraddistinto la sua vita fin oltre la morte.

Chiara nasce da Damiano e Iacopa in una zona vicina al "Castellare" in prossimità della chiesa di San Giovanni Battista a Montefalco (concessa nel 1275 dal Comune agli agostiniani e da questi ricostruita e dedicata a sant'Agostino). Sua sorella Giovanna fonda, con l'aiuto economico del padre, il reclusorio di san Leonardo, di cui diventa la prima rettrice; le donne lì si ritirano vivendo rinchiuse e pregando, ispirandosi alla regola di Francesco d'Assisi, che tuttavia ancora non pienamente riconosciuta a quel tempo.

Dopo la morte di Giovanna e nonostante la giovane età (aveva appena 23 anni), Chiara, che era entrata in convento, ne prende il posto di badessa. Chiara fu per le sue suore "madre, maestra e direttrice spirituale". Non lascia scritti eppure, nonostante che la sua vita si dipani nella stretta osservanza della regola monastica, riesce a mantenere un dialogo con il mondo fuori dal monastero. Personaggi illustri come i cardinali Giacomo e Pietro Colonna, Napoleone Orsini, il francescano Ubertino da Casale e tanti altri si rivolgono a Chiara per consigli in materia spirituale. Le sue parole sono descritte come "un fuoco, da cui venivano illuminate, consolate ed accese le menti di tutti coloro che l'ascoltavano".

Nel 1303 promuove l'ampliamento del monastero e la costruzione della chiesa di Santa Croce con l'approvazione del Vescovo di Spoleto che invia la prima pietra benedetta. È qui che, dopo cinque anni, nel 1308, Chiara, ormai ammalata, vuole essere trasportata per poi morirvi e trovarvi sepoltura.

 

 

iconografia di Agostino e santa Chiara da Montefalco

Anonimo marchigiano (1600) a Montefalco, chiostro del monastero di S. Agostino

Muttoni Pietro detto il Vecchia (1672) a Pordenone, Duomo Concattedrale di San Marco, cappella di sant'Agostino