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Chiese agostiniane: Piano di Sorrento

Immagine della chiesa della Misericordia a Piano di Sorrento

Chiesa della Misericordia a Piano

 

 

CHIESA DELLA MISERICORDIA A PIANO DI SORRENTO

 

 

 

Questa piccola chiesa fu annessa ad un monastero di monache agostiniane e edificata proprio in adiacenza alla Basilica di San Michele. Il complesso religioso fu edificato nel 1592 per una donazione di Eufemia Piccolo, la cui figlia Giovanna fu una delle prime suore dell'ordine agostiniano del Piano. Il monastero di clausura, nacque in località Picciuolo di Mortora, poi, con l'appoggio dell'Università la donatrice Piccolo, che ne fu anche la prima direttrice, lo spostò a San Michele. L'Arcivescovo Baldino, un padre agostiniano, assegnò al convento la regola di sant'Agostino.

La chiesa fu completata nel 1759 dove anticamente insisteva la cappella della Madonna della neve. La costruzione presenta una pianta ottagonale ad angoli smussati con abside e due cappelle laterali. All'ingresso vi è un bel portale di piperno, all'interno un altare policromo di marmo sul quale si trova un mirabile dipinto di Giuseppe Bonito rappresentante la Madonna della Consolazione. Sulle pareti della chiesa si possono notare le grate "a gelosia" colorate di bianco da cui le suore di clausura potevano seguire i riti senza essere riconosciute. Il pavimento è composto da piastrelle di cotto intercalate da altre in maiolica con disegni. Al centro le maioliche compongono l'effigie dell'ordine agostiniano contornato da elementi naturalistici.

Il convento era collegato originariamente alla chiesa di S. Michele con un coro delle suore sulla porta maggiore e con una grata-finestra in corrispondenza dell'altare dell'Addolorata.

Le mura ai lati presentano un doppio registro che gira intorno alla navata. Interessante è il pavimento realizzato da Giuseppe Massa nel 1759, con piastrelle in cotto e maiolica con disegni di volute e fiori e lo stemma agostiniano, e gli ambienti della clausura che danno sull'abside mediante due aperture. Interessante l'altare maggiore in marmi policromi e motivi floreali, dietro al quale è posto un quadro della metà del Settecento raffigurante la Madonna della Consolazione con Bambino tra Santa Monica e Sant'Agostino dell'artista di Castellammare, allievo del Solimena, Giuseppe Bonito.