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Chiese agostiniane: Sant'Agostino

La piazza della chiesa di sant'Agostino a Sant'Agostino di Ferrara

La piazza della chiesa di sant'Agostino

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO A SANT'AGOSTINO DI FERRARA

 

 

 

Prima il Reno deviasse il suo corso verso le valli di Poggio Renatico, il borgo di Sant'Agostino si sviluppava attorno al vecchio argine ed era chiamato "S. Agostino delle paludi". In un documento bolognese si può leggere che "...gli abitanti delle nuove case et possessioni et terre da poco tempo prosciugate dalle acque del fiume Reno in località detta "paludi" appartenenti alla Chiesa di Galliera, dalla quale sono distanti 2 miglia, non possono, specialmente di inverno, recarvisi senza incomodo e pericolo della vita per l'ingrossar delle acque, cosicchè li Signori Francesco e Girolamo Bianchetti hanno fatto costruire in detta località a proprie spese, dalla prima all'ultima pietra, quella che sarà in perpetuo chiamata la Chiesa Parrocchiale di Sant'Agostino ..."

La originaria chiesa di sant'Agostino fu quindi edificata nell'anno 1507 dalla famiglia Bianchetti. Aveva annesso un cimitero e un oratorio dedicato a santa Liberata. Nel 1566 fu restaurata ma dovette essere completamente riedificata tanto che nel 1600 fu elevata ad arcipretura. Nel 1676-1679 venne edificato l'oratorio che divenne la sede della compagnia dei Centuriati fino al 1894. Su ordinazione del Cardinale Lambertini nel 1755 venne infine costruito un nuovo oratorio per la Compagnia dei Sacchi ed è questo edificio che diventerà nel 1769 la nuova chiesa parrocchiale che è poi l'attuale. Sorge in località "Le Giare" e fu edificata a spese del conte Corradino Ariosti. Per le ridotte dimensioni nel 1791-1792 cominciarono alcuni lavori di ampliamento con l'aggiunta di due navate laterali e l'allungamento di quella centrale. La facciata della chiesa fu completata in stile neoclassico nel 1879. Nel 1823 venne innalzato il campanile, a ridosso della nuova chiesa. All'anno 1895 risale l'oratorio della Compagnia del SS. Sacramento dedicato alla Beata Vergine della Consolazione. Attualmente la chiesa è composta internamente da tre navate. La navata centrale introduce al presbiterio, al coro ligneo e alla Cappella Maggiore. Le due navate laterali conservano varie opere d'arte fra cui un San Luigi Gonzaga opera di un certo Galvani, e una Vergine con Santa Liberata. Fra le cappelle si scopre a sinistra quella della Beata Vergine; mentre a destra la prima è dedicata ai santi Antonio e Francesco con la Vergine, poi troviamo la beata Vergine del Rosario con un grande quadro che domina l'altare maggiore dedicato al patrono Sant'Agostino e a Santa Monica. L'opera è stata generalmente attribuita a Fra Stefano da Carpi (1710-1796), ma alcuni critici d'arte lo hanno attribuito a Jacopo Calvi detto il Sordino (1740-1815).