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Chiese agostiniane: Predappio

La chiesa di sant'Agostino a Predappio

Chiesa di S. Agostino a Predappio

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO DI PREDAPPIO

 

 

 

Di origini molto antiche, la chiesa ancora oggi è di grande suggestione, in quanto rappresenta una delle rare testimonianze di architettura romanica delle vallate forlivesi. Costruita nel XII sec. apparteneva a monaci agostiniani dipendenti dei canonici portuensi di Ravenna. Costruita in stile romanico la chiesa è fatta con grossi blocchi di pietra locale, cosiddetta "spungon". Presenta una sola navata, orientata con l'abside a levante.

La facciata ha un portale che reca i segni di un originario protiro e della sovrastante tribunetta, rivolta verso ponente.

Anche se non esiste una documentazione certa sulla data di fondazione, si ipotizza che possa essere stata edificata come chiesa privata da un ricco possidente della zona e, in un secondo momento, donata o acquistata dal Monastero di S. Maria in Porto di Ravenna, come risulta dai primi documenti rinvenuti, risalenti al 1177. Col tempo assunse sempre più importanza, tanto che attorno a essa si raccolse una comunità di monaci che, vista l'importanza economica e strategica del luogo, le fece assumere le sembianze di monastero, con campanile, chiostro e cimitero nonché ospizio per i viandanti e un mulino.

Le vicende della chiesa di S. Agostino in Rocca d'Elmici sono strettamente legate a quelle del castello di proprietà dei Calboli e intorno alla metà del ‘500 la vita del monastero andò spegnendosi parallelamente a quella della rocca. Alla purezza delle linee esterne corrisponde all'interno una straordinaria e interessante serie di affreschi, purtroppo in grande parte rovinati, che documentano, con una curiosa sovrapposizione, la storia plurisecolare della chiesa.

L'interno è a una sola navata coperta a capriate con abside semicircolare. Sui fianchi e ai lati dell'abside si aprono quattro monofore. Tra gli affreschi vanno sicuramente ricordati la danza della morte (risalente al XVI-XVII secolo), una intera figura di San Girolamo a capo scoperto, in cappa cardinalizia, databile tra il XIV e il XV secolo e una Madonna con bambino attribuita al "Giottesco Romagnolo". Nell'abside si rinviene una Immacolata Concezione e un dipinto che raffigura sant'Agostino. Nei dintorni della chiesa sono stati trovati reperti archeologici ed antiche tombe.