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Chiese agostiniane: Treviglio

Immagine dell'affresco con la Madonna delle Lacrime

Immagine dell'affresco con

la Madonna delle Lacrime

 

 

ORATORIO DI S. AGOSTINO A TREVIGLIO

 

 

 

Si ha notizia di un Oratorio di S. Agostino a Treviglio negli anni 1594 - 1619 da documenti conservati nell'Archivio della Curia di Milano, Fondo Spedizioni Diverse 6, 5. Si tratta di un disegno firmato "Tholomeo Rinaldi Romano Architetto", mm.635x 275 su carta non filigranata, inchiostrato a seppia al tratto. Raffigura l'icnografia di un oratorio ad aula rettangolare con due cappelle rettangolari affrontate. Alla chiesa si accede tramite un portico preceduto da un ampio vestibolo.

Dietro l'altare maggiore é situato il vecchio oratorio delle monache, che comunica con il convento tramite un porticato. Sul lato del Vangelo si nota, accanto alla cappella maggiore, la sacrestia, a lato dell'oratorio interno il campanile e una seconda sacrestia. Il disegno presenta una didascalia in cui si dice che la chiesa viene costruita per porvi l'immagine della Vergine, ora nella chiesa delle Monache nel convento di S. Agostino.

In alto a sinistra vi é l'autorizzazione ad eseguire l'opera rilasciata dall'arcivescovo Gaspare Visconti il 14 febbraio 1594. L'imponente progetto per l'oratorio di S. Agostino costituisce un elemento tra i più importanti della storia di Treviglio. Lo scopo era quello di erigere un tempio alla Madonna delle Lacrime, un'effigie Miracolosa nella chiesa del convento delle Monache Agostiniane.

Cosa era successo? All'alba del 28 febbraio 1522, ben settant'anni prima, la città era assediata e saccheggiata dai francesi, quando improvvisamente una voce si diffuse per ogni contrada, accolta da grande emozione: “Miracolo! Miracolo! L'immagine della Vergine in S. Agostino piange e suda!”.

I fedeli avevano notato che l'Immagine della Madonna dipinta sul muro della chiesa di S. Agostino, annessa al monastero delle Agostiniane, aveva incominciato a spargere abbondanti lacrime dagli occhi e il sudore si diffondeva da tutto il corpo. Si grida al miracolo e anche i soldati francesi constatano il fatto e informano il comandante generale Lautrec che, a cavallo, si reca subito presso la chiesa di S. Agostino e constata quanto si dice. Commosso e allarmato si inginocchia davanti alla Vergine, mentre il prodigio continua per sei ore consecutive. Il generale Lautrec interrompe il saccheggio e depone le sue armi ai piedi della Madonna, dove sono ancora oggi conservate. Dopo l'erezione del nuovo santuario il 14 giugno 1617, alla presenza del card. Federico Borromeo, la miracolosa Immagine della Madonna delle Lacrime venne trasferita dalla chiesa di S. Agostino nel nuovo Santuario.

Dato che le monache non volevano privarsi dell'immagine della Vergine, si decise per una soluzione di grande impegno: la costruzione di una chiesa esterna per il popolo ed una interna riservata alle monache e collegata al loro convento con un corpo di fabbrica. Deliberata l'opera nel 1591 non si potettero iniziare i lavori che nel 1594. I lavori per la sua costruzione durarono fino al 1619 e vide momenti difficili quando si dovette ritagliare l'immagine della Vergine dal muro, un'operazione delicata per la quale si richiese la presenza del Mangone.

Il progetto é stato eseguito con grande perizia per l'esecuzione e la soluzione adottata, in modo particolare per la chiesa esterna che mostra un perimetro molto mosso.