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Chiese agostiniane: Torre di Palma

Ubicazione della Chiesa di sant'Agostino

Chiesa di Sant'Agostino (C)

 

 

CHIESA DI SANT'AGOSTINO A TORRE DI PALMA

 

 

 

La costruzione della chiesa di Palma è di incerta datazione, fra i secoli XIV-XV, sicuramente dopo l’istituzione dell’ordine degli eremitani di S. Agostino (1256). La città di Palma in Agro Piceno dove sorge la chiesa è importante per il suo porto ed è di antica fondazione e ne parla già Plinio il Vecchio. Gli storici ritengono che S. Agostino dipendesse dalla chiesa di S. Giovanni Battista, che nel 1188 era di proprietà del Convento di S. Maria a Mare. Una parte dei frati del Convento di S. Maria a Mare si trasferirono presso l’edificio adiacente la chiesa di S. Agostino e, restaurata la chiesa, la dedicarono al loro patrono S. Agostino. Di stile romanico-gotico fu costruita in laterizio e pietra, e presenta due ingressi. Il portale di ingresso presenta una cuspide che racchiude archi realizzati in laterizio lavorato, con elementi stilistici arabeggianti, a losanghe e a motivi a rilievo. Sopra la cuspide è situato il rosone decorato lungo la circonferenza in laterizio o con motivi a rilievo. La facciata è caratterizzata da archetti pensili che corrono lungo lo spiovente. Sul lato esposto a sud c'è il secondo portale cuspidato con doppia strombatura, con archi lavorati in laterizio. Ai lati del portale si aprono due lunghe monofore ad arco. La cornice dell’arco della monofora di destra propone archetti sorretti da colonnine e l’archetto centrale presenta una scultura a bassorilievo raffigurante un Santo, forse il Battista, che regge la chiesa di S. Agostino e che indica con la mano sinistra la chiesa di S. Giovanni Battista. L’edificio è a navata unica, la copertura è a capriate in legno e laterizio. Il piano della navata è sopraelevato rispetto al piano stradale e il presbiterio è sopraelevato di tre gradini rispetto al resto della chiesa. Lungo la navata destra interessante è una edicola del 1522 con reliquie di Santi e una Croce reliquiario del Duecento. Sul lato sinistro si scopre una modesta edicola del tardo Quattrocento. All'interno si conserva anche un altare costituito da un sarcofago cristiano di gusto romanico. Dietro l’altare è appeso un polittico di Vittore Crivelli.