Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Chiese agostiniane > Italia > Austis

Chiese agostiniane: Austis

Chiesa parrocchiale a Austis

Chiesa parrocchiale ad Austis

 

 

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO A AUSTIS

 

 

 

La parrocchiale della Madonna dell'Assunta fu edificata nel 1567 in sostituzione di una distrutta chiesa dedicata a S. Agostino, di cui si hanno solo notizie documentarie attestanti la sua esistenza dal 1213. Ora del vecchio tempio non rimangono che poche tracce.

L'attuale chiesa subì nel 1950 un restauro che ne trasformò radicalmente l'aspetto originario.

Nei documenti medioevali il nome di Austis è legato ai Camaldoleci di Bonarcado che ebbero in possesso nel 1213 la chiesa di sant'Agostino donata loro dall'arcivescovo di Oristano Bernardo Omodeo quando era Giudice del Giudicato di Arborea retto da Costantino II.

La chiesa di sant'Agostino era una acquisite finora, veniva celebrato il "battesimo solenne" per immersione una volta l'anno e per questo rito i fedeli arrivavano da tutto il circondario.

Bernardo Omodeo fu un pio e generoso metroplita di Arborea, vissuto negli ultimi anni del XII secolo e al principio del XIII. Il suo nome è ricordato dagli annalisti camaldolesi per le elargizioni che fece ai monaci di quest'ordine. Le memorie relative a queste elargizioni sono contenute nel diploma di donazione di molte chiese e di vasti terreni fatta da Costantino II reggente di Arborea e nell'altro diploma di conferma firmato dallo stesso Bernardo a favore di Filippo, abate del monastero di S. Zenone di Pisa e di Pietro priore del monastero di Bonacardo in Sardegna. In quest'ultimo diploma Omodeo concede ai monaci le decime, le oblazioni e le primizie spettanti alle chiese donate; accorda ai medesimi la facoltà di amministrare i sacramenti, eccettuato il battesimo, la di cui collazione restrinse ai ministri della chiesa di S. Agostino di Austis. Proibisce l'erezione di nuove chiese ed oratori nelle parrocchie dipendenti dai donatari ed impone l'obbligo ai monaci di leggere il priore di S. Zenone di Bonacardo con l'assenso di Costantino Giudice di Arborea, patrono e signore dei luoghi e delle terre contenute nella donazione.

Ad Austis due sono le principali solennità accompagnate da pubblici divertimenti, balli, e corsa di barberi: una nel paese, in onore di sant'Agostino, l’altra in campagna in onore di sant'Antonio da Padova, con gran frequenza dai villaggi vicini.