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Chiese agostiniane: Cagliari

Immagine dell'entrata della chiesa di sant'Agostino a Cagliari

S. Agostino a Cagliari

Immagine dell'entrata della chiesa di sant'Agostino a Cagliari

S. Agostino a Cagliari

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO DI CAGLIARI

 

 

 

La primitiva chiesa di sant'Agostino fu edificata all'inizio del Quattrocento, fuori dalle mura della Marina. Aveva un aspetto gotico e sorgeva a fianco del convento agostiniano sul luogo in cui si credeva fosse stato custodito il corpo del santo prima di essere traslato a Pavia. Di quella chiesa resta attualmente una cappella ipogeica. La chiesa fu demolita e ricostruita nel 1577-1580 quando si prese la decisione di abbattere l'antico convento degli Agostiniani che impediva la costruzione delle nuove fortificazioni nel quartiere di Marina necessari a rafforzare e riammodernare il sistema di mura e bastioni di Cagliari voluti da Filippo II di Spagna. Il spagnolo finanziò la costruzione di una nuova chiesa in onore di sant'Agostino da edificare intra moenia nel luogo dove già sorgeva la chiesa di San Leonardo, di origini pisane. Il progetto fu affidato ai fratelli architetti Jacopo e Giorgio Palearo detto "Il Fratino", di origini ticinesi, che negli stessi anni erano impegnati a Cagliari nei lavori alle mura. Giorgio Palearo ne curò anche la direzione dei lavori.

L'edificio fu costruito in stile classico preferito da Filippo II. Assieme alla chiesa sorse anche il nuovo convento. Essa rappresenta l'unico esempio in Sardegna di architettura classica in età Rinascimentale. Possiede una bella facciata con caratteristiche architettoniche tipiche del Rinascimento e, nel suo interno, un'interessante pianta a croce greca, delle volte a botte con cassettoni, una cupola emisferica nel loro incrocio e diverse decorazioni scultoree, dipinti di vario genere e un altare in legno dorato. La semplice facciata di forma quadrangolare presenta un portale ad arco, racchiuso tra due lesene ed un architrave. Nella contro facciata è addossata la cantoria, sostenuta da una volta ad arco ribassato. Fra le rare sono le decorazioni spiccano per interesse quelle della volta del presbiterio, che è abbellita da motivi a cassettoni e rosette di gusto classico. La volta del presbiterio è abbellita da motivi a cassettoni e rosette di gusto classico.

Immagine della navata della chiesa di sant'Agostino a Cagliari

Interno della chiesa

Interessanti le nicchie con cornici e timpani che sovrastano gli altari laterali. Si conservano dipinti di vari autori, l'antica statua del santo e un altare Barocco in legno dorato. A metà ottocento, quando, in seguito alla legge di soppressione degli ordini religiosi, chiesa e convento passarono in mano allo Stato e poi al comune di Cagliari l'intera struttura conobbe un declino irreversibile. Il convento fu adibito a sede dell'asilo della Marina mentre la chiesa fu chiusa. Solo nei primi decenni del XX secolo l'arcivescovo Ernesto Maria Piovella riuscì a ottenere una parziale riapertura della chiesa al culto, che divenne definitiva nel 1925, quando Sant'Agostino fu eretta a parrocchia. I bombardamenti del febbraio 1943 colpirono la chiesa che chiusa al culto un'altra volta. Dopo lavori protrattisi per decenni finalmente nel 1978 la chiesa fu di nuovo aperta al culto. Nel corso dei restauri vennero scoperti reperti di età romana, medievale (sotto il pavimento del braccio sinistro del transetto) e alcune cisterne di grande interesse archeologico.

Vi si può accedere dal porto percorrendo via Roma, poi proseguendo a sinistra in largo Carlo Felice: bisogna svoltare ancora a sinistra in via del Mercato vecchio e infine a destra in via Bayle. L'ingresso sulla via Bayle si presenta semplice con un portale ad arco a tutto sesto inquadrato da una pregevole cornice classica retta da paraste.  Sopra il portale, che reca la scritta sull'architrave S. AVGVSTINVS preceduta da un libro aperto stilizzato, si apre un finestrone rettangolare.

L'interno della chiesa ha una pianta a croce greca, una navata unica e una volta a botte impostata su trabeazione decorata a dentelli. Lungo i fianchi della navata si trovano alcuni altari. L'intersezione della navata col transetto origina una cupola semisferica, che si raccorda al tamburo cubico tramite pennacchi conici. Il presbiterio ha volta a botte decorata a cassettoni e rosette. L'imponente altare maggiore, in stile barocco, è in legni policromi, ricco di dorature, così come la statua di Agostino che risale al XVI secolo.