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Chiese agostiniane: Siracusa

Il convento di Sant'Agostino all'Ortigia

Il convento di Sant'Agostino all'Ortigia

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO DI SIRACUSA

 

 

 

La chiesa di S. Agostino di Siracusa era l'antica chiesa del S. Sepolcro, a tre navate e con nove altari. Entrando a destra vi era la cappella della Madre del Buon Consiglio (devozione legata all'ambiente agostiniano), a sinistra quella dell'Addolorata. Sopra la facciata esterna una statua della Madonna col bambino in braccio un putto al lato e sotto i piedi il demonio. A fianco del cornicione vi erano due angeli e sopra l'architrave della porta principale vi era una statua di S. Agostino.

Dice il Privitera che queste statue "erano tutte di pietra bianca, ma laidamente e senza gusto rilevate." Essendo la chiesa dedicata al S. Sepolcro, i padri agostiniani ne continuarono il culto e il venerdì santo, a mezzogiorno, portavano in processione la statua della Madonna Addolorata e il giorno di Pasqua quella del Cristo risorto che veniva trasportata in Cattedrale dai "Notari che avevano diritto nella chiesa."

Gli Agostiniani istituirono nella loro chiesa la Congregazione dei Dolori di Maria a cui si aggregarono fedeli di ambo i sessi. Per la legge di soppressione del 1866, il convento e la chiesa furono ristrutturati per ospitare gli uffici dell'Intendenza di Finanza, poi divenne magazzino dei tabacchi. Il convento restaurato in una seconda fase, ospitò le Guardie Demaniali. 

Le campane della chiesa di S. Agostino vennero vendute alla chiesa del Carmine di Floridia, la statua della Madonna Addolorata e l'altare in marmo furono trasportati, nel 1868, nella chiesa di S. Filippo Apostolo, dove si trovano ancora.

La presenza di monaci di regola agostiniana a Siracusa risale al V secolo quando il vescovo Eulalio accolse S. Fulgenzio e il Beato Redento a S. Nicolo.  La presenza dell'ordine agostiniano nato nel 1256 in città è attestata nell'anno 1504, quando il vescovo Fra Dalmazio di S. Dionisio, assegna ai padri la chiesa di S. Lorenzo fuori le mura. Dopo circa 90 anni, nel 1592 furono ammessi in città e si stabilirono nella chiesa del Santo Sepolcro, dove, come dice il Privitera: "Innalzarono il loro convento nel luogo più ameno e più bello, rimpetto a mezzogiorno, sovra il mare, vicino alla muraglia di città."