Percorso : HOME > Monachesimo agostiniano > Chiese agostiniane > Italia > Taormina

Chiese agostiniane: Taormina

La chiesa di Sant'Agostino a Taormina

La chiesa di sant'Agostino a Taormina

 

 

CHIESA DI S. AGOSTINO DI TAORMINA

 

 

 

La chiesa di Sant'Agostino fu edificata sul finire del 1400, probabilmente verso il 1486. Furono gli stessi abitanti di Taormina a volerla erigere per ringraziare San Sebastiano che li avrebbe salvati dalla peste. San Sebastiano nel medioevo era in effetti il santo taumaturgo della peste. La chiesa cambiò l'antica titolazione a San Sebastiano con quella di Sant'Agostino solo con l'arrivo a Taormina dei monaci agostiniani. I frati la ampliarono e costruirono anche un convento nell'anno 1530. Presenta una soffittatura in legno a capriate, sono inoltre presenti quattro nicchie per ogni lato.

Tutte sono decorate da finti archi e finte colonne di stile corinzio. Alle origini la chiesa fu costruita in stile tardo gotico siciliano, ma con il trascorrere dei secoli subì trasformazioni: quella più radicale risale al 1700, quando il grande arco acuto del portale principale venne sostituito da un architrave in pietra di Taormina. Dell'originaria facciata si sono conservati solo il piccolo rosone e l'estremità superiore del vecchio portale ad arco acuto. All'esterno si può ammirare l'elegante campanile che ha la forma di una piccola torre merlata ed il portale costituito da una grande architrave in marmo di Taormina che, nel 1700, sostituì quello originale in stile gotico.

L'intera struttura fu espropriata ed acquisita al patrimonio comunale dopo l'Unità d'Italia. Nel 1933 la Chiesa divenne sede della Biblioteca per ospitare il patrimonio librario degli ex conventi di S. Agostino, S. Domenico e parte di quello dei Cappuccini. Particolare rilevanza assume il fondo antico, composto principalmente da trattati di teologia, filosofia e scienze provenienti dai conventi di S. Agostino, S. Domenico e dei Cappuccini. Questo fondo è composto da oltre 2300 volumi, tra cui figurano alcune opere di particolare pregio, come 14 manoscritti, 16 incunaboli, 1 testo arabo antico non datato, oltre 250 pregiati volumi del 1500 ed una interessante raccolta di testi editi dal 1600 al 1800.