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ICONUM S. P. AUGUSTINI ALIORUMQUE SANCTORUM (1629): Alfonso de Orozco

Stampa da un codice fiorentino di Pasini del santo Alfonso de orozco

 

Stampa di sant'Alfonso de Orozco

 

 

ALFONSO DE OROZCO

 

Biblioteca Angelica codice 1267

 

 

 

 

La stampa si trova nel volume Iconum sancti Patri Augustini Aliorumque sanctorum pubblicato nel 1629 da Raffaele Pasini, un agostiniano. Nato verso la fine del Cinquecento, maestro di Teologia e Provinciale della Marca Trevigiana.

Si tratta certamente della sua opera più interessante dal punto di vista storico e iconografico: una sua copia è conservata nel codice noto come 1267 ff. 397 e conservato presso la Biblioteca Angelica a Roma. Il titolo completo, che rivela l'originalità del suo lavoro, è Immagini del Santo Padre Agostino e degli altri Santi e Venerabili Padri dell'Ordine degli Eremitani, ornati da piante medicinali e fiori poetici tratti dagli orti degli Eremitani.

Nell'opera sono raccolte utilissime informazioni che descrivono la tradizione agiografica e leggendaria diffusa all'inizio del Seicento sulla vita di sant'Agostimo e sull'origine dell'Ordine Agostiniano.

Tra le interessanti stampe scopriamo una serie accurata e ben fornita di figure di santi e venerabili, tra cui molti oggi del tutto sconosciuti o dimenticati.

In questa stampa è raffigurato Alfonso de Orozco celebre frate taumaturgo spagnolo. Il beato Alfonso da Orozco è stato recentemente proclamato santo nel concistoro del 26 febbraio 2002 e canonizzato il 19 maggio dello stesso anno. Nato il 17 ottobre 1500 a Oropesa (in provincia di Toledo) da una nobile famiglia profondamente cristiana, Alfonso frequenta l'Università di Salamanca e qui incontra un grande predicatore e santo, l'agostiniano Tommaso da Villanova: quando entra nel convento di Salamanca, fra Tommaso, divenuto priore, riceve la sua professione e di fra Tommaso in seguito Alfonso pronuncerà l'elogio funebre. La morte del fratello, entrato insieme a lui in convento, provoca in Alfonso una serie di sofferenze fisiche e morali, che durano per una trentina d'anni. Ordinato sacerdote nel 1527, viene destinato al ministero della predicazione. Ricopre numerosi uffici: priore in vari conventi, consigliere provinciale e visitatore. Sente forte la vocazione missionaria ma la malattia gli impedisce di raggiungere la missione del Messico. Priore di Valladolid, viene nominato predicatore reale. Nonostante gli onori di cui è circondato, vive nella più assoluta povertà ed austerità. Visita gli ammalati negli ospedali, i carcerati, aiuta con tutti i mezzi gli indigenti. Preghiera e studio sono i principali impegni. Sollecitato in sogno dalla Madonna, inizia a scrivere: numerose le opere in latino e in volgare, scritte con grande semplicità e dense di spiritualità. Mosso da un desiderio di riforma interna del suo Ordine, fonda diversi monasteri sia maschili che femminili. Muore il 19 settembre 1591 in seguito ad una forte febbre. Nel corso della malattia riceve la visita di illustri personaggi, tra i quali il re Filippo II. Papa Leone XIII lo proclama beato il 15 gennaio 1882. Il beato Alfonso ebbe una forte devozione alla passione di Cristo, all'Eucarestia e alla Madonna. Profondamente legato allo spirito della vita religiosa, la visse con grande coerenza e si adoperò per riformarla. Fu un instancabile apostolo sia con la predicazione che con i libri. Nonostante la frequentazione delle famiglie nobili, si diede anima e corpo all'assistenza dei più poveri.