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opera omnia di sant'agostino: CONTRA ACADEMICOS

Agostino e Monica, opera di Silvano Crippa

Agostino e Monica, opera di Silvano Crippa

 

 

CONTRA ACADEMICOS

 

 

 

Scritto da un Agostino trentaduenne quando si trovava nella campagna di Cassiciaco ospite nella villa rustica dell'amico Verecondo, il Contra Academicos è un dialogo filosofico in tre libri, basato sulle conversazioni realmente avvenute a Cassiciaco nell'autunno del 386.

Il problema discusso nel I libro è il rapporto tra felicità e verità: per il giovane Licenzio all'uomo basta cercare la verità per essere felice; per il suo compagno Trigezio, al contrario, occorre trovarla. Nel II e nel III libro Agostino in persona discute con l'amico Alipio, il quale sostiene il punto di vista degli Accademici "nuovi", cioè lo scetticismo di Arcesilao, Cameade e Filone di Larissa, appoggiato dallo stesso Cicerone. Secondo questi filosofi, l'uomo non può ottenere conoscenze certe nel campo della filosofia, perciò il sapiente deve trattenere il suo assenso e limitarsi a seguire, nella vita, il "probabile" o "verosimile".

Con una serie di argomentazioni, Agostino cerca di mostrare che, invece, la verità è conoscibile con certezza e che, senza la conoscenza del vero, il criterio della "probabilità" o "verosimiglianza" non riesce a tutelare l'agire umano dall'errore; suggerisce infine l'ipotesi che lo scetticismo accademico sia stato solo una mossa tattica per contrastare il materialismo stoico.

Ne risulta un'appassionata esortazione a filosofare, un vero e proprio "protreptico" che Agostino indirizza al benefattore Romaniano e, il tramite di lui, a tutti i suoi lettori.