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PITTORI: Pedro Roldan

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa nel Convento madrileno de l'Encarnacion

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

PEDRO ROLDAN

1650-1660

Madrid, Monastero de la Encarnaciòn, Coro

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa magnifica statua di legno policroma, opera di Pedro Roldan, che raffigura sant'Agostino si trova a un angolo degli stalli che compongono il Coro delle monache nel monastero de l'Encarnaciòn a Madrid. Il santo è stato vestito con i paramenti episcopali e la mitra in testa: tuttavia lo scultore ha ben evidenziato la nera tunica dei monaci agostiniani secondo una consuetudine consolidata nell'Ordine che vuole così riaffermare la sua stretta dipendenza da Agostino quale fondatore. Il santo porta ai fianchi anche la tipica cintura in cuoio che caratterizza i monaci dell'ordine agostiniano.

La mano destra Agostino è stesa verso il fedele che osserva e con l'indice indica il cielo, quale meta finale della propria vita. Nella mano sinistra tiene ben aperto un libro.

Ai piedi di Agostino si possono notare alcuni angioletti che reggono la nuvola su cui poggio il santo. Agostino ha un aspetto ancora giovanile con una folta barba nera riccioluta che gli cade fino sul petto.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Pedro Roldàn

Nato a Siviglia nel 1624, come riportato nel suo certificato di battesimo, venne battezzato nella chiesa del Tabernacolo il 14 gennaio 1624. La sua famiglia proveniva probabilmente da Antequera (Malaga), dove nacque suo fratello maggiore Marco. Quando Pedro era ancora un bambino la sua famiglia si trasferì a Orce presso Granada. A quattordici anni si trasferisce a Granada, dove lavora come apprendista con Alonso de Mena. Nel 1642 sposò Teresa Ortega y Villavicencio, probabilmente una nipote del suo maestro Alonso de Mena. La morte di Alonso de Mena nel 1646 lo induce a trasferirsi a Siviglia., dove incontra Mountaineer alla fine della sua carriera. Nel 1660 iniziò ad insegnare disegno scultoreo, presso l'Accademia di Belle Arti fondata da Murillo. Nei suoi ultimi anni possedeva un grande laboratorio dove lavoravano i membri della sua famiglia e alcuni discepoli, che realizzarono pale d'altare intagliate e policrome. La sua attività fu richiesta anche a Cadice, Jerez de la Frontera, Cordoba e Jaen. Morì nel 1699 a Siviglia e fu sepolto in una cripta della chiesa di San Marcos. Era il padre della scultrice Luisa Roldán.