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PITTORI: Domingo de Amberes

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

La pala di Domingo de Amberes a Burgos nella chiesa di san Martino

 

 

DOMINGO DE AMBERES

1552-1558

Burgos, chiesa di san Martino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La chiesa parrocchiale di san martino a Burgos venne notevolmente ristruttura nel XIV secolo. Tra i più importanti lavori che vennero eseguiti vanno segnalati il cambiamento dell'abside da stile romanico a gotico e la copertura della navata centrale con delle volte su croci d'ogiva.

Nel 1742 il maestro Francisco de Bazteguita alzò la torre dove fu posta la campana. La pala dell'altare maggiore fu realizzata fra il 1558 e il 1564 dallo scultore Domingo d'Anversa in legno pregiato di quercia e venne dorato e dipinto in policromia nel 1595 da Pedro Ruiz de Camargo e Juan de Cea de Burgos.

Questo retablo è dunque un'opera che va inquadrata nel periodo rinascimentale e che rivela un'arte monumentale romana, termine quest'ultimo utilizzato per descrivere i seguaci di Michelangelo.

In effetti le pale d'altare di Domingo d'Anversa hanno perso la profusione degli elementi decorativi del primitivo rinascimento, poiché la sua composizione si caratterizza per la luminosità e l'opera occupa per intero tutto il tondo dell'abside.

La verticalità della realizzazione è attenuata dalla grande maestria dell'artista. la struttura complessiva del retablo rivela la sua influenza classica: le colonne giganti di ordine corinzio decorano il terzo inferiore, ci sono tre banchi in pietra su cui si installano tre corpi separati da decorazioni con dei cherubini e una fascia come coronamento di tutto l'insieme.

L'adattamento del retablo all'abside è stato ottenuto doppiando le colonne con l'aiuto degli spazi tra le stesse. Il programma iconografico svolge il tema del Mistero della Redenzione e indica quale è la via seguita da san Martino e quale è il ruolo della Vergine. Il retablo contiene numerose statue in legno di noce e sulla predella si può osservare la Natività e l'adorazione dei Re Magi, mentre nelle vie laterali è posta la descrizione della vita del santo titolare della chiesa. Le sculture poste nelle nicchie rappresentano diversi santi, i Padri della Chiesa e gli Evangelisti.

Tutte le statue ruotano attorno alla figura centrale di san Martino, mentre alla sommità si sviluppa l'insieme scultoreo del Calvario.

Nella fascia inferiore si sviluppa una lunga teoria di santi: da sinistra a destra si possono riconoscere san Gerolamo, san Gregorio, san Giacomo il Maggiore, san Rocco, l’Adorazione dei Pastori, san Giovanni Battista, san Pietro, la Preghiera nell'Orto degli ulivi, san paolo, san Bartolomeo, l'Adorazione dei Re Magi, san Sebastiano, sant'Andrea e infine all'estrema destra sant'Ambrogio e sant'Agostino, che fanno da pendat simmetrico ai primi due Dottori della Chiesa a sinistra.