Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Maestro di Châteaubriant

PITTORI: Maestro di Châteaubriant

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI CHATEAUBRIANT

1880-1881

Châteaubriant, chiesa di san Nicola

 

Agostino vescovo e cardioforo: il De Civitate Dei

 

 

 

Questa vetrata nella chiesa di san Nicola a Châteaubriant raffigura sant'Agostino, come è indicato in pedice all'immagine, dove si legge Sanctus Augustinus. Il santo viene presentato a figura intera nella sua dignità episcopale. La testa porta una semplice mitra bianca circondata da un'aureola simbolo della santità.

Il volto di Agostino esprime una serenità propria di una persona matura e consapevole della forza del proprio pensiero. Gli occhi sono leggermente rivolti verso l'alto quasi a cercare la presenza del divino. Una folta barba bianca e dei baffi avvolgono interamente le guance. Agostino indossa i suoi paramenti sacri, simbolo della sua dignità episcopale. Nella mano destra regge in alto un cuore fiammante trafitto da una freccia che simbolicamente vuole esprimere il suo grande amore per la presenza di Dio nella sua vita. Con la mano sinistra regge un libro aperto dove si può notare la scritta CIVITATE DEI, una delle sue maggiori opere, che hanno segnato l'interpretazione della storia occidentale.

Quest'opera fu scritta da Agostino dopo il Sacco di Roma da parte dei Visigoti guidati da Alarico I nel 410, un evento che sconvolse il mondo romano. Agostino apprese la notizia mentre faceva la spola tra Ippona e Cartagine, dove si stava svolgendo un concilio. Presto gli arrivarono alle orecchie le accuse dei pagani contro il Dio cristiano che non aveva saputo difendere l'Urbe, ed assistette all'arrivo dei profughi con i loro racconti drammatici.

L'eccezionalità dell'evento lo sollecita a riflettere sul senso della vita e della storia. E nel 412 intraprende un'opera che lo impegnerà per una dozzina di anni e che diventerà uno dei pilastri della cultura occidentale. L'opera appare come il primo tentativo di costruire una visione organica della storia dal punto di vista cristiano, principalmente per controbattere le accuse della società pagana contro i cristiani.

 

 

La chiesa di san Nicola si trova nel centro storico del paese. Una prima cappella, dedicata alla Vergine, fu fatta edificare da Geoffroy IV barone de Châteaubriant. Un documento ne attesta l'esistenza nel 1263. Poichè minacciava di cadere, fu demolita nel 1518 lasciando solo il coro della vecchia cappella. Su progetto di Jean Delorme venne costruita una nuova chiesa. Problemi finanziari non ne permettono la conclusione e nel 1530 si era riusciti ad alzare solo la navata dell'edificio. Fu solo nel 1551 che i lavori furono ripresi dal barone Anne de Montmorency e la chiesa venne completata e aperta al culto nel novembre 1561 alla presenza del coadiutore del vescovo di Nantes. La dedicazione venne mutata da Notre-Dame in San Nicola.

Alla fine dell'Ottocento la chiesa, divenuta nel 1801 sede parrocchiale, venne completamente ricostruita secondo il progetto dell'architetto Eugène Boismen, che elaborò il suo piano ispirandosi alla basilica di San Nicola a Nantes, uno dei primi progetti neogotici in Francia. La prima pietra fu deposta nel 1875 da Mons. Fournier Vescovo di Nantes. La consacrazione della nuova chiesa fu fatta dal suo successore Mons. Le Coq a febbraio del 1881. La torre e la guglia furono completate nel 1894.

L'interno si presenta con un'ampia navata centrale e due navate laterali di sei campate. E' lunga 65 m. con un transetto e un coro di tre campate senza deambulatorio.