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PITTORI: Giovanni Boccati

Madonna del Pergolato con santi e Dottori della Chiesa

Madonna del Pergolato con santi e Dottori della Chiesa

 

 

GIOVANNI BOCCATI

1446

Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria

 

Madonna del Pergolato con santi e Dottori della Chiesa

 

 

 

Il dipinto d'altare, raffigurante una Sacra Conversazione è la più antica opera che documenta l'attività di Giovanni di Pier Matteo detto Boccati. Comunemente nota come Madonna del Pergolato, era stata in realtà commissionata da Angelo Geraldini, rettore della Sapienza Nuova cui la pala era destinata in origine, ma, per motivi che rimangono sconosciuti, questi l'aveva rifiutata. Il dipinto fu saldato dai priori della Confraternita dei disciplinati di S. Domenico di Perugia, dove era registrato da Lanzi. La somma cospicua pagata a Boccati, 250 fiorini, induce a pensare che potesse includere anche il prezzo della cornice oggi perduta, oltre ad attestare l'alta stima di cui il pittore godeva già all'epoca.

L'opera è una tempera su tavola e raffigura una Madonna in trono col Bambino tra angeli musicanti e i santi Ambrogio, Girolamo, Gregorio e Agostino. In primo piano si possono osservare i santi Domenico e Francesco e quattro Disciplinati. Nella predella sono state rappresentate diverse scene e precisamente un san Tommaso d'Aquino; la cattura di Cristo; la salita al Calvario; la crocifissione e san Pietro martire.

La tavola costituisce un lavoro eclettico: la composizione è basata su pale d'altare del primo quattrocento del Beato Angelico (che era a Perugia nel 1437) e di Filippo Lippi. Il volto della Vergine è derivato da Angelico, quelli del bambino, i santi e gli angeli da analoghe composizioni di Lippi, mentre il fasto della predella, raffiguranti scene del Passione di Cristo, può riflettere l'opera di Domenico Veneziano, che era stato anche a Perugia nel 1437, di cui assimila i toni del colore, la luminosità e la fantasia anticipatoria rinascimentale mescolata con un gusto narrativo ormai tardo-gotico.

I Dottori della Chiesa sono stati dipinti attorno al trono e accompagnano con la loro presenza la solenne presentazione dei quattro Disciplinati alla Vergine in trono.

Giovanni Boccati noto anche come Boccatis o Boccato da Camerino ottenne la cittadinanza di Perugia nel 1445. Inizialmente fu influenzato dai maestri fiorentini Lippi, Beato Angelico e Uccello. Con il progredire degli anni, entrato in contatto con i pittori senesi, risentì in particolare dello stile di Domenico di Bartolo.

Nell'anno 1448 è documentato il suo spostamento a Padova dove ebbe contatti con Girolamo di Giovanni, mentre nel periodo che intercorre fra il 1462 e il 1470 l'artista abitò a Camerino, prima di ritornare definitivamente a Perugia verso il 1459-1460. In quel periodo Federico III da Montefeltro gli commissionò gli affreschi di una sala del nuovo Palazzo Ducale a Urbino. Nel 1480 è segnalato a Perugia, impegnato nell'esecuzione di due dipinti per le chiese di "S. Benedetto sotto S. Nicolò de Celle" e di "S. Salvatore Pozzagli". Non si hanno più sue notizie dopo questa data per cui si presume sia morto a Camerino verso il 1480.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.