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PITTORI: Tommaso Cagnola

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

TOMMASO CAGNOLA

1485-1490

Novara, chiesa di san Martino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La figura di Agostino appare sfumata nella volta della chiesa parrocchiale di S. Martino a Novara a causa dei danni procurati agli affreschi. Ora nota come chiesa di San Martino, Santa Maria delle Grazie fu costruita a partire dal 1477 dai canonici lateranensi.

L'interno è costituito da una sola navata con cappelle laterali e pitture attribuibili ad artisti del XV secolo, tra i quali Tommaso Cagnola e Daniele De Bosis. Recenti restauri hanno rivelato la presenza di raffinate decorazioni.

Agostino è qui raffigurato assieme agli altri tre Dottori della Chiesa: è stato raffigurato in ossequio agli stereotipi dell'epoca che lo vedono uomo anziano con la barba, vestito da vescovo e seduto allo scrittoio nel proprio studio.

Il linguaggio artistico del Cagnola e dei figli che collaborarono nella sua bottega, si attarda vistosamente su forme tardo gotiche, e si connota per alcune particolarità stilistiche che equivalgono ad una sorta di marchio di fabbrica. lo storico dell'arte Boratto le specifica in questi termini: « Nota comune a tutti i Cagnola, con l'eccezione di Sperindio, è l'uso di tratteggiare i pavimenti degli interni con ciottoli rossi, l'utilizzo più o meno spiccato del broccato per rendere eleganti i vestiti e mettere in risalto i personaggi [...], i motivi vegetali che ornano i troni delle Madonne, e il particolare modo di rendere le aureole di Cristo che nella parte dorata tratteggia curiose "orecchie di topo". Una caratteristica che aiuta ad attribuire un'opera anonima alla mano di un Cagnola è il modo di trattare le capigliature: i capelli sembrano essere appena stati bagnati e pettinati tanto che le tracce lasciate dal pettine sono evidenti.»