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PITTORI: Agostino Sparapane

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

AGOSTINO SPARAPANE

1497

Visso, Pieve di Santa Maria Assunta in località Fematre

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La Pieve di Santa Maria Assunta sorge nella frazione di Fematre, una delle dodici frazioni di Visso. Ancor prima del X secolo sorgeva anche un castello, appartenuto al feudo degli Alviano, che probabilmente è distrutto verso la fine del Trecento. La pieve di Fematre grazie alla sua fortunata collocazione conobbe una sempre maggiore importanza tanto da divenire luogo di grande importanza non solo religiosa ma anche civile. Col cessare del dominio feudale degli Alviano nel 1293, il Feudo fu venduto al Comune di Norcia che costituì la Comunitas Fematris comprendente i paesi vicini. La vendita fu confermata da Tommaso d'Alviano nel 1378. Nel 1471 il castello di Fematre passò al Comune di Visso dal quale dipende ancora oggi. Secondo quanto sta scritto nel codice " Pelosius" del 1393, la chiesa era una Pieve a sé, separata dalla Pieve di Visso. Da essa dipendevano circa dieci chiese viciniori. L'iscrizione incisa nel piedritto sinistro del portale fissa la consacrazione al 1135 e ricorda tutte le reliquie conservate nei due altari: "S. MICHAEL S. JOANNE S. SEBASTIANUS S. MARTINUS AD INCARNAZIONE DOMINI JHESUS CHRISTI ANNO INCARNATIONIS MCXXVX KALENDIS FEBRUARIIS ENRICUS EPISCOPUS DEDICAVIT ECCLESIAM SANCTAE MARIAE".

L'interno della pieve, quasi completamente affrescato, testimonia la ricchezza goduta dalla comunità locale almeno fino alla fine del Seicento. Le vele della crociera, le pareti laterali e di fondo del presbiterio furono affrescate dagli Sparapane di Norcia dinastia di pittori molto attivi dal XV e XVI secolo, con scene della vita di Maria (1497) e di Gesù, le figure degli evangelisti, dei dottori della Chiesa Agostino, Ambrogio, Gerolamo e papa Gregorio Magno. Altri dipinti raffigurano i profeti. Nella parete in fondo a destra, troviamo le scene della vita di Maria e si legge: "Hoc opus fecit fieri Communitas Fematris tempore plebani Dmnus Antons et Santesibus Iacobus Angeli et Bartolomeus Iones Andreas Cole Augustinus M.I. De Sparapani et Petrus suo filius pinsit 1497". Gli affreschi furono quindi eseguiti nel1497 su commissione della Comunità di Fematre dal maestro Agostino Sparapane di Norcia insieme al figlio Pietro. Agostino è stato raffigurato nel suo studio seduto davanti allo scrittoio. Un cartiglio laterale specifica il suo nome. Il santo indossa gli abiti episcopali con la mitra in testa, tuttavia si nota agevolmente la presenza dell'abito nero dei monaci agostiniani. Al suo fianco scopriamo la presenza dell'evangelista Matteo, che a sua volta allo scrittoio detta su un libro che viene retto da un angelo ai suoi piedi.

 

 

Agostino Sparapane di Norcia

Gli Sparapane di Norcia furono una famiglia di almeno tre generazioni di artisti attivi tra XV e XVI secolo su tutto il territorio della Valnerina. La loro attività si colloca nell'orizzonte artistico della cultura figurativa umbra rinascimentale, da cui furono influenzati. Loro opere ed affreschi sono conservati a Norcia, a Campi, a Serravalle, a Preci, a Tuscania e nel territorio di Visso. I pittori Giovanni e Agostino Sparapane, vissuti nel Quattrocento, sono stati i capostipite di due rami della stessa famiglia, e costituirono una bottega con i loro figli: Antonio figlio di Giovanni, e Pietro figlio di Agostino, autore insieme al padre degli affreschi tardo Quattrocenteschi della pieve di Fematre.

Nel Cinquecento Francesco, Girolamo e Vincenzo Sparapane, figli di Pietro, continuarono nell'attività della famiglia.