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PITTORI: Dionisio Calvaert

Madonna con i santi Gregorio, Agostino e le Anime del Purgatorio

Madonna con i santi Gregorio, Agostino e le Anime del Purgatorio

 

 

DIONISIO CALVAERT

1600-1610

Imola, chiesa di santa Maria del Suffragio

 

Madonna con i santi Gregorio, Agostino e le Anime del Purgatorio

 

 

 

Il quadro di Dionisio Calvaert raffigura i santi Gregorio papa e d Agostino che pregano la Madonna perché salvi le anime del Purgatorio.

Si trova nella chiesa di santa Maria del Suffragio a Imola dove è ospitata la Pia Unione, che è sorta a Imola nel 1664 per il suffragio delle anime dei confratelli defunti e quelle del purgatorio. Dal 1668 ha sede presso la chiesa del Pio Suffragio di Imola da essa costruita grazie al lascito di un benefattore. L'opera di Calvaert, pittore che si muove nell'ambito fiammingo, dipinta a olio su tela misura m 3,1 in altezza e 2,2 in larghezza.

Gregorio papa sta celebrando l'eucaristia all'altare e volge lo sguardo verso la Vergine che appare in alto in una nuvola con in braccio il Bambino Gesù. Nella mano sinistra regge un'ostia, mentre la mano destra su un braccio disteso verso le anime purganti nel fuoco del Purgatorio indica la presenza pietosa di peccatori. Un Angelo fra lui ed Agostino cerca di alzare una giovane donna liberandola dalle fiamme.

Attorno al capo di Gregorio volteggia una colomba, da sempre suo simbolo iconografico specifico. A destra un imponente Agostino, nei suoi abiti episcopali con un poderoso bastone pastorale appoggiato alla spalla, con la mano destra si rivolge al Vergine supplice, mentre con l'indice della mano sinistra tesa assieme al braccio, indica in modo preciso la presenza delle anime nel Purgatorio, che appaiono ad un piano inferiore al pavimento dell'altare.

Il santo ha una presenza monumentale e sembra attirare l'attenzione del Bambino che volge lo sguardo verso di lui.

Una mitra graziosa sul suo capo ingentilisce il suo volto, segnato dalla ricchezza della maturità e da una fluente barba grigiastra che gli scende copiosa sul petto. Anche in questa occasione Calvaert dimostra di esperto nella composizione, molto preciso nella prospettiva e fluido nel disegno. Per quanto le sue raffigurazioni di tipo manieristiche abbiano elementi di rigidità, tuttavia le sue tele hanno un colore denso, ricco e un'esecuzione accurata nella ricchezza cromatica.

 

La pietà popolare verso le anime del Purgatorio venne sancita definitivamente nell'ordine canonico da papa Pio IX che con il decreto urbi et orbi del 30 settembre 1852, concesse a favore di tali anime del Purgatorio che i sacerdoti godessero di un altare privilegiato quotidiano. Stabilì inoltre che a tutti i fedeli venisse applicata l'indulgenza plenaria pei defunti ogni volta che si comunicavano, ed ogni lunedì in cui avessero partecipato alla S. Messa pei medesimi, visitando in ambo i casi qualche chiesa e pregando. Infine concesse a tutti ogni indulgenza applicabile ai defunti.

 

 

 

Denijs Calvaert

Denijs Calvaert o Calvart, è noto in Italia col nome di Dionisio Fiammingo. Nacque ad Anversa dal mercante Denis Caluwaert e da Marguerite van de Venne verso il 1540 e dopo aver studiato con Christiaen van Queecborn pittura di paesaggio, si stabilì a Bologna, perfezionandosi con Prospero Fontana nello studio della prospettiva e dell'anatomia, tanto da abbandonare il suo stile fiammingo e adottare quello italiano.

Attorno al 1560 lo troviamo a Roma, dove collaborò con Lorenzo Sabbatini nelle decorazioni vaticane e studiò l'opera di Raffaello. Tornato a Bologna nel 1574, vi aprì una bottega che ebbe allievi prestigiosi come Guido Reni, Francesco Albani e il Domenichino.

Nonostante la sana rivalità artistica con l'Accademia dei Carracci, era talmente rispettato che alla sua morte lo stesso Ludovico Carracci curò l'allestimento dei suoi funerali nel 1619 nella chiesa dei Serviti e inoltre accolse nell'Accademia tutti i suoi allievi. Il San Michele che si trova nella chiesa bolognese di San Petronio è considerato il suo capolavoro; mentre tra le altre sue opere degne di nota sono la Flagellazione (Pinacoteca Nazionale di Bologna), replicata nella Galleria Borghese di Roma e le Nozze mistiche di santa Caterina al Museum der Bildenden Künste di Lipsia.