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PITTORI: Angelo Massarotti

La Vergine incoronata con Monica e san Nicola da Tolentino

La Vergine incoronata con Monica e san Nicola da Tolentino

 

 

ANGELO MASSAROTTI

1690

Cremona, chiesa di sant'Ilario

 

La Vergine incoronata con Monica e san Nicola da Tolentino

 

 

 

Questa tela, che pone al centro la Vergine Incornata, venne commissionata dal marchese Pardo de La Casta, governatore spagnolo di Cremona, che si fece ritrarre nei panni di san Nicola da Tolentino con la moglie, marchesa Lodi, che veste l'abito di Santa Monica. La tela fu donata alla chiesa di sant'Ilario ove la marchesa fu seppellita nel 1688. L'opera è attribuita ad Angelo Massarotti.

 

L'attuale chiesa di S. Ilario fu costruita su un precedente edificio di culto dagli Eremitani Scalzi Agostiniani nel 1716 e venne terminata, ad eccezione della fronte, nel 1776. La facciata si rifà ai canoni stilistici del rococò. L'interno si presenta ad aula unica coperta da volta. Nella parte mediana della chiesa spiccano tre grandi affreschi settecenteschi, racchiusi in eleganti cornici in stucco. Le altre decorazioni della volta sono state eseguite nel 1895 dal pittore V. Gamba. Nel presbiterio, a destra, si può ammirare il grande quadro che raffigura il Battesimo di sant'Agostino di Giulio Cesare Procaccini. Nel coro, a sinistra, troviamo una tela che riproduce sant'Ilario vescovo, e le sante Apollonia e Caterina, mentre a destra si trova una Vergine col Bambino e san Gerolamo, entrambi di Antonio Campi che li eseguì nel 1546. Nella prima cappella di sinistra troviamo questa rappresentazione della Vergine Immacolata con san Nicola da Tolentino, Angeli e la famiglia del committente Felice da Pardo governatore di Cremona, opera di Angelo Massarotti. Originaria di Alaquàs in Spagna, un ramo della famiglia Pardo de la Casta si era spostata fino a Cremona dove Felix Pardo de la Casta riuscì a diventare Governatore Militare della città. A Cremona conobbe e sposò Margherita Lodi. Dal matrimonio nacque una figlia, Mariana Pardo de la Casta y Lodi. Don Felix morì a Cremona e fu tumulato nella chiesa di S. Ilario dove, sopra la sua tomba, si può ancora vedere una lapide commemorativa. Mariana Pardo de la Casta y Lodi visse a Cremona dove sposò Giovan Battista Manfredi, che apparteneva ad uno dei casati più in vista allora in città al quale era stato concesso il titolo marchionale dall'imperatore Carlo VI. Don Felix Pardo de la Casta era fratello di Don Baltasar Pardo de la Casta signore di Alaquàs, la cui famiglia aveva continuato a vivere ad Alaquàs dove però si estinse senza discendenti, per cui saranno i nipoti di Felix Pardo de la Casta, discendenti dei Manfredi a ereditare, tra gli altri territori, la contea di Alaquàs.

Dello stesso pittore Massarotti e della sua scuola sono anche le piccole tele della Via Crucis poste lungo la navata, tranne le stazioni VII, VIII, XII e XIII.