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PITTORI: Gerard Seghers

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

SEGHERS GERARD

1620-1640

Dorset, Kingston Lacy Immobiliare

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa scrive il De Civitate Dei

 

 

 

Questa spettacolare tela di Gerard Seghers è conservata a Dorset nella Kingston Lacy Immobiliare. In precedenza l'opera era stata registrata nel 1731 lasciata in eredità da Henry John Ralph Bankes (1902-1981) al National Trust, insieme con le tenute di Corfe Castle e Kingston Lacy. Dipinta a olio su tela, presenta le dimensioni  di 114x142 cm.

La composizione risente ancora degli influssi italiani dove il chiaroscuro sviluppa un intenso contrasto. La tecnica di primo piano e l'espressione acuta e quasi esagerata sono le caratteristiche dello stile di pittura di Seghers, che utilizza spesso personaggi che oscurano le sorgenti luminose a contrasto a lume di candela. Solo dopo il 1630, quando il pittore è ammaliato dai dettami stilistici di Rubens, la luce nel suo lavoro diventa più diffusa uniformemente e lo sfondo scuro viene sostituito da motivi architettonici, nuvole e elementi del paesaggio. Le espressioni facciali sono realistiche e la scenografia abbastanza teatrale con più varianti di colore.

Agostino è seduto al suo tavolo di lavoro con in mano una penna appoggiata a un libro aperto su un leggio: con la mano sinistra ha un gesto di speciale attenzione a ciò che va scrivendo. Il viso, dall'aspetto maturo, con una folta barba scura, esprime tutto il travaglio del pensiero che sta maturando in Agostino. Davanti a lui un bambino con in mano un cucchiaio sembra indicargli un suggerimento. Questa presenza ricorda il celeberrimo episodio in cui Agostino, alla ricerca della verità del mistero della Trinità, incontra un bambino in riva al mare. Il libro che sta scrivendo il santo tuttavia è il De Civitate Dei, come appare chiaramente sottolineato nel foglio che Agostino ha appuntato sulla scrivania: "DE CIVITATE DEI AD MARCELLIUM gloriosissima civitate in Deo".

Il santo veste gli abiti episcopali, con in testa la mitra e un ricco piviale che gli copre le spalle. Sotto Agostino indossa il nero abito dei monaci che a lui si riconducono.

 

 

Gerard Seghers

Questo pittore fiammingo, collezionista d'arte e mercante, nacque ad Anversa nel 1591, cugino o fratello minore di Daniel Seghers, con cui è stato a volte confuso. Ha lavorato probabilmente nelle botteghe di Hendrick van Balen il Vecchio (1573-1632) e di Abraham Janssens (1575-1632) e nel 1608 è stato ammesso come maestro nella Gilda di San Luca. Tra il 1611 e il 1620 si trasferisce in Italia, dove resta al servizio del Cardinale Zapata y Mendoza a Napoli. Lavora anche a Madrid per alcuni anni per Filippo III, re di Spagna.

Torna ad Anversa nel 1620 e l'anno seguente si sposa con Caterina Wouters, figlia di un ricco mercante, da cui avrà undici figli. Nel 1637 diventa pittore alla corte del principe-cardinale Ferdinando, nel 1646 è nominato decano della gilda e dopo la morte di Rubens è fra i pittori più ricchi e famosi del suo tempo. Il suo stile è stato influenzato dapprima da Caravaggio (1571-1610) e Bartolomeo Manfredi (1582-1622), allievo di Caravaggio, ma, dopo il suo ritorno ad Anversa, si avvicina a Rubens.

Verso il 1630 Seghers completa S. Teresa di Avila in estasi (al KMSKA di Anversa) e  la Flagellazione di Cristo nella chiesa di Saint-Michel a Gand. Tra le sue opere ricordiamo. Con l'Adorazione dei Magi nella chiesa di Nostra Signora di Bruges, lo Sposalizio della Vergine (nel Museo di Anversa), il suo stile si avvicina a quello di Rubens. Con quest'ultimo pittore Seghers lavora ai preparativi per l'ingresso fastoso del cardinale-infante Ferdinando (1609-1641) ad Anversa e realizza le decorazioni de Il ratto d'Europa e festa baccanale, oggi a Brunswick, all'Herzog Anton Ulrich-Museum. La sua importante bottega venne continuata da suo figlio Jean-Baptiste e da Thomas Willeboirts Bosschaert.

Per la maggior parte egli produsse opere monumentali e grandi pezzi religiosi allegorici con un caratteristico formato orizzontale. Nel 1651 Gerard Seghers muore e viene sepolto nella chiesa di san Michele ad Anversa.