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PITTORI: Arbogast Thalheimer

Sant'Agostino e la badessa Mechthild von Dießen

Sant'Agostino e la badessa Mechthild von Dießen

 

 

JOHANN ARBOGAST THALHEIMER

1710-1711

Edelstetten, chiesa dei santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista

 

Sant'Agostino e la badessa Mechthild von Dießen

 

 

 

L'affresco si trova nella chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista a Edelstetten. In questa ex collegiata femminile lavorarono fra il 1710 e il 1711 diversi artisti fra cui Simpert Kraemer, che realizzò gli stucchi secondo lo stile della scuola Wessobrunn, mentre i dipinti, con la raffigurazione di Mechthild von Dießen, dal 1153 al 1160 badessa di Edelstetten, costituiscono un ciclo di affreschi di Arbogast Thalheimer (circa 1664-1746), che li eseguì nel periodo 1710-1711.

Nella navata ci sono in ciascuno dei cinque contrafforti un grande spazio centrale con due pitture negli artistici ovali in stucco.  L'immagine centrale del soffitto orientale è una Annunciazione con scene laterali che introducono l'episodio della Visitazione. Segue il fidanzamento di Maria, quindi la nascita di Cristo con in mezzo l'Adorazione dei pastori e l'adorazione dei Magi. Infine abbiamo l'episodio della Circoncisione.

Nel terzo soffitto è raffigurata la Santa Trinità che dall'alto benedice vari personaggi, fra cui si riconoscono, in basso al centro della pittura, Matilde di Dießen, che dal 1153 al 1160 fu badessa di Edelstetten e sant'Agostino, l'autore della regola che veniva seguita nel monastero. Agostino è raffigurato nelle sue vesti episcopali con nella mano sinistra il bastone pastorale. Nella mano destra regge un cuore fiammante. Il volto, dall'aspetto vegliardo, ha lo sguardo ricolto verso l'alto in direzione della Trinità.

Ai suoi piedi un piccolo angelo porge un cucchiaio, un simbolo che ricorda un leggendario episodio che vede protagonista Agostino in riva la mare assieme a un bambino. Si riconoscono anche i patroni della chiesa Giovanni il Battista e Giovanni Evangelista. Le raffigurazioni laterali introducono i i temi della Pentecoste e della Ascensione di Cristo. La scena della discussione nel tempio è accompagnata dalla fuga in Egitto e dal dodicenne Gesù tra gli scribi. Gli affreschi sul lato occidentale rappresentano la Sacra Famiglia, il battesimo di Gesù e la sua Trasfigurazione. Nei medaglioni sui pilastri si possono ammirare scene del Vecchio e Nuovo Testamento, nonché le otto Beatitudini del Discorso della Montagna. Le due immagini ovali a sinistra mostrano la Chiesa e nell'arco del coro i patroni Giovanni Battista e Giovanni Evangelista offrono un modello della chiesa alla badessa Matilde di Dießen e a S. Agostino per la costruzione del monastero. Gli affreschi nel coro hanno come tematica l'Eucaristia e la morte sacrificale di Gesù.

Lo stucco bianco copre il soffitto, l'inquadratura delle finestre e l'arco del coro. Gli affreschi sono incorniciati da artistiche corone di fiori e foglie. Sulla parete ovest, i cherubini incorniciavano i cartigli in stucco con gli stemmi dipinti della badessa Maria Carolina di Westach e delle otto donne che vivevano nell'abbazia al tempo della nuova chiesa.

 

Si ritiene che prima della costituzione del monastero di Canonici Agostiniani del ramo femminile nella prima metà del XII secolo, in Edelstetten esisteva già una comunità religiosa. parrocchia esisteva. Della precedente chiesa romanica nulla si è conservato ad eccezione dei due piani più bassi della torre. Secondo le cronache fu la badessa di Guta Gerenberg nel XIV secolo, a ricostruire la chiesa dopo le devastazioni provocate dai conflitti armati presenti in tutto il regno. Nel 1459, sotto la badessa Anna von Weisingen, il cardinale Peter von Schaumberg consacrò un altro nuovo edificio. Nel 1525, durante la guerra dei contadini e durante la guerra dei trent'anni, la chiesa subì danni e dovette essere riparata. Tra il 1700 e il 1706, la torre fu innalzata sotto la direzione di Mang Kraemer e nel 1709 iniziò la demolizione della vecchia chiesa. Nello stesso anno, l'abate dell'abbazia di Ursberg, Joseph II Hoeld, pose la prima pietra della chiesa attuale. Il nuovo edificio è stato edificato da Simpert Kraemer, figlio di Mang Kraemer, su progetto di Christoph Vogt. 1712 ebbe luogo la consacrazione della nuova chiesa con l'intervento del vescovo ausiliare Johann Casimir Röls.