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Tematiche iconografiche agostiniane: Agostino e frate Alberto

Agostino e frate Alberto

Agostino, san Tommaso e frate Alberto

 

 

AGOSTINO E FRATE ALBERTO DA BRESCIA

 

 

 

L'episodio relativo alla visione di frate Alberto da Brescia è narrato nelle prime opere biografiche di san Tommaso: la Ystoria sancti Thomae de Aquino di Guglielmo da Tocco (1319-1323), la legenda sancti Thomae de Aquino di Bernardo Gui e la Vita sancti Thomae de Aquino di Pietro Calò. Questi autori narrano che Alberto da Brescia, al secolo Alberto Mandugasino, teologo domenicano del convento di san Domenico a Brescia, chiedeva spesso nelle sue preghiere a Dio, alla Vergine e a sant'Agostino di vedere la gloria di Tommaso.

Un giorno mentre pregava davanti all'altare della Vergine gli apparvero due figure luminose. La prima portava la mitra mentre l'altra indossava l'abito domenicano, con intesta una corona d'oro e pietre preziose.

Alberto chiese ai due chi fossero. Il vescovo gli rispose di essere Agostino e che le sue preghiere erano state accolte. Nel cartiglio sopra la testa dei due personaggi si legge: "Ego sum Augustinus missus ad te ut indicarem tibi gloria fratris mei Thomae de Aquino qui hic mecum est ipse michi in gloria est equalis per virginitatis aureola me precellit et ego ipsum in pontificali ordine dignitatis".

Con queste parole Agostino indica ad Alberto che Tommaso è un suo figlio spirituale in quanto seguì la dottrina apostolica e la sua, come simbolicamente esprimono le pietre preziose e il diamante che rifulge sul suo petto. Aggiunge poi che le pietre preziose rappresentano i numerosi libri scritti da Tommaso che "è pari a me nella gloria e se lui mi sorpassa nella verginità, io lo precedo nella dignità episcopale".

Il racconto della visione di frate Alberto viene riportata nel processo di canonizzazione e viene inserita nell'ufficio liturgico di san Tommaso.

La trasmissione di questo episodio nel primo Trecento rivela l'attenzione che veniva accordata al legame privilegiato fra l'ordine domenicano e sant'Agostino. La visione di frate Alberto viene citata ancora nel Quattrocento da Lorenzo valla nell'Encomium Sancti Thomae Aquinatis del 1457 e dal suo inserimento in alcune versioni della Legenda Aurea, come quella tradotta da William Caxton in inglese nel 1483-1484.

 

 

 

 

Le rappresentazioni di Agostino e frate Alberto

Miniaturista tedesco (1450-1475) a Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica, Pal. lat. 361

Berruguete Pedro (1493) a Avila, chiesa S. Tomàs