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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Immagine della Madonna della Cintura

Madonna de' Cinturati

 

 

LA MADONNA NEGLI SCRITTI DI S. AGOSTINO

di Agostino Trapé O.S.A.

 

 

 

 

 

Maria è l'esemplare perfetto della redenzione operata da Cristo. Cristo ci ha redento liberandoci dalle tristi conseguenze del male: dal peccato, dal dominio delle passioni, dalla morte. Questa è la libertà cristiana, che il Signore realizza in noi secondo un piano misterioso della sua provvidenza: dal peccato nel battesimo, dal dominio delle passioni disordinate mediante la continua elargizione della grazia, dalla morte quando questa nemica sarà sconfitta definitivamente alla fine dei tempi. Anche Maria è stata liberata da questi mali, ma in maniera più alta, più sublime.

E' stata liberata dal peccato perché la grazia ha impedito che lo contraesse; è stata liberata dalle passioni disordinate perché è la vergine perpetua; e finalmente, in maniera più radicale, è stata liberata dalla morte. Nel Cielo Maria è a fianco di suo Figlio in anima e corpo, esemplare della redenzione. Quello che la Chiesa aspetta, lei lo ha già avuto: la pienezza della grazia, la vittoria sulle passioni, la vittoria sulla morte, sulla corruzione del sepolcro.

Ora Maria è madre corporalmente del nostro Capo e spiritualmente di tutte le sue membra, perché ha cooperato con l'amore affinché nascessimo nella Chiesa. Come membro eminente, modello e madre della Chiesa, Maria è fonte della nostra speranza e della nostra gioia. Noi speriamo ciò che Maria è, e lo raggiungiamo con la mediazione del suo amore materno. Maria è madre, cioè bontà, amore, misericordia. La madre ama per amore, ama per amare. Se vogliamo entrare nel circolo di questo amore materno, dobbiamo ripercorrerne le modalità amando come Maria ha amato ed ama. Un amore illuminato dalla fede, forte, fedele.

Un amore fondato sull'umiltà, con cui ci riconosciamo creature insignificanti nelle mani di un Padre misericordioso che tutto dona e tutto perdona. Un amore sostenuto dalla gioia di essere figli di Dio: quella gioia che esplose in Maria quando, incontrando Elisabetta, intonò il canto del Magnificat. Un canto di gioia, un canto di umiltà, un canto di fiducia, un canto di trionfo. Il Vescovo d'Ippona non ha scritto un commento al Magnificat. Peccato! I sentimenti che Maria esprime nel suo cantico sono così familiari ad Agostino, che il commento sarebbe riuscito stupendo. Ma possiamo raccogliere alcune idee di S. Agostino -a d esempio il tema della lode, quello dell'esultanza in Dio salvatore, quello dell'umiltà -, e commentare con esse il cantico di Maria.

Se noi ci abitueremo a cantare insieme a Maria il Magnificat ogni giorno della nostra vita, credo che la gioia sarà il nostro retaggio quotidiano anche in mezzo a difficoltà e dolori, come lo fu per Maria nella sua vita terrena. Le espressioni di preghiera che Agostino ci ha lasciato sono tutte rivolte verso l'Essere supremo. Nei confronti di Maria manifesta un'attonita contemplazione per il miracolo compiuto in Lei da Dio.

 

 

MARIA

Antologia di espressioni tratte dalle opere di S. Agostino

 

Celebriamo con gioia, o Maria, il giorno in cui hai partorito il Salvatore: tu, sposa, il creatore delle nozze; tu, vergine, il principe dei vergini. Felice perché, ancor prima di dare alla luce il Cristo, hai accolto il Maestro, hai ascoltato la parola di Dio, e l'hai messa in pratica. Hai accolto la verità nella mente più che la carne nel ventre. Beata per averlo concepito, ma ancor più beata per averlo accettato con la tua fede. Con la carità fervente della tua fede hai meritato che in te sbocciasse quel santo Germe, Egli il Creatore che ti ha eletto e ti ha eletto per essere tua creatura. In te si è formato Colui che ti ha creato; in te si è fatto carne il Verbo di Dio. Il Verbo si è congiunto alla carne, ed è il tuo grembo il talamo del grande connubio. Vergine ti ha trovato nel suo concepimento; vergine ti ha lasciato nella sua nascita. Ti ha concesso la fecondità, ma non ti ha privato dell'integrità. Sei vergine, sei santa. Molto è quanto hai meritato, perché molto hai ricevuto. Hai meritato di dare alla luce il Figlio dell'Altissimo, ma eri umilissima. Hai fatto la volontà del Padre, e l'hai fatta per intero. Per questo sei santa, per questo sei beata! Ascolto il saluto dell'angelo e riconosco che in te è la mia salvezza. Ave, piena di grazia!