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LuijK: Numero ed espansione

Innocenzo IV istituisce l'Ordine agostiniano: affresco del Fiammenghino in san Marco a Milano

Innocenzo IV istituisce l'Ordine agostiniano

affresco dei Fiammenghini in san Marco a Milano

 

 

 

NUMERO ED ESPANSIONE

di B. Van LUIJK

 

 

 

Verso il 1256 i Giambonini avevano in Italia più di 300 membri. I loro conventi giacevano per la maggioranza dentro le mura delle città lombarde e di quelle nella Valle Padana. La situazione centrale di queste regioni riguardo alla vita economica e al traffico commerciale creò molti contatti con le regioni transalpine, e questo fatto influì sull'espansione dei Giambonini. Essi entrarono in Isvizzera, nella Baviera, in Austria, nella Francia e anche in territori più settentrionali come nella Fiandra e nelle isole britanniche.

I primi dati di tale espansione risalgono al 1244 in forma di indulgenze concesse ai benefattori che dessero aiuto per la costruzione di conventi e chiese, genericamente indicate (Qua ut Christi fideles, del 1 dic. 1244, L. 50. Ci sembra meglio ritenere che l'autore Neelsbach, che ha copiato questo documento, si sia sbagliato nella datazione (di dieci anni: deve almeno essere 1254) e nella trascrizione della prima parola "Quia"). La loro presenza in queste regioni remote, specialmente la penetrazione nei territori fiamminghi e germanici, è stata confermata dal fatto che i decreti del capitolo di riunione del 1253 dovettero essere notificati ai membri nei suddetti territori e che si normalizzarono i loro contatti col nuovo governo centrale dell'Ordine. Inoltre la diffusione dei Gianbonini è dimostrata da un breve, datato 5 luglio 1255, in cui il priore generale venne incaricato di visitare entro tre anni gli eremiti nella Francia ed in Inghilterra (Quia salutem, del 5 luglio 1255, L. 133). Secondo i dati disponibili, l'espansione si estese geograficamente come segue: dopo essersi stabiliti in Friburgo, Langres (?) e Metz, i Gianbonini arrivarono in Bruxelles, Malines (1246), Lovanio, Hasselt, Enghien (1254), Bruges, Ypres e Maastricht, tutti luoghi del territorio che nel medioevo venne indicato come "Francia". Con qualche certezza negli stessi anni i Gianbonini si impiantarono in Helmstett, Wesel-Marienthal e Colonia.

Nel 1233 un certo Giovanni di Gubbio fu priore provinciale della circoscrizione franco-germanica. I Gianbonini si diressero anche verso l'Inghilterra e presero dimora a Clare, Huntingdon, Leicester, Ludlow, Shrewsbury, London e Sittingbourne, e arrivarono probabilmente anche in Irlanda: a Dtmblino e a Cork. Il priore provinciale Lanfranco aveva mandato alcuni frati in Inghilterra, come ad esempio Alberto da Verona e Angelo da Borgo S. Sepolcro. Questo fatto venne realizzato verso il 1252 e presto si ebbero delle vocazioni indigene; il nome di uno ci è stato tramandato: William of Sengham ( Per l'Inghilterra vedere F. ROTH, Sources for a history of the english Austin frias, Louvain 1961, pp. 5-13 e Aug. 8 (1958), pp. 33-47; 2 (1952), pp. 237-238; 4 (1954), pp. 11-13, separata: The English Austin Friars 1219-1538, II, Sources, New York 1961: I, History, ib. I966.

Per l'Irlanda, Aug. 6 (1956), p. 355, però con una restrizione per l'assoluta negazione del fatto da F. X. MARTEN, la cui negazione è in contraddizione col manoscritto De Partialitatibus provinciae fratrum Eremitarum S. P. Augustini per Hiberniam constitutae, Vienna (in Austria) Nazionalbibliothek Bibl. Palatina, cod. 7239, fasc. 20 e Medieval Studies presented to A. GWYNN, Dublin 1961, p. 233.

Per la Francia: Aug. 4 (1954), pp. 8-10; Acta Sanctorum,October IX, p. 735; N. CRUSENIUS, Monasticon Augustinianum, Monachii 1623, pp. 122-123 e J. RIVIUS, Rerum coenobii Lovaniensis Ordinis Eremitarum S. P. Augustini aliarumque intercurrentium, un manoscritto di cui ricevemno una copia dattilografata da P. Noberto Teeuwen, il quale esaminò anche altri manoscritti per notizie utili per questo studio. Lo ringraziamo di cuore per questo servizio prestatoci, Aug. 6 (1956), p. 685.

Per la Germania (Alemania): Aug. 4 (1954), pp. 17-20; J. RAMACKERS, Marienthal. Des ersten deutschen Augustinerklösters Geschichte und Kunst, Würzburg 1954 pp. 20-24).

Probabilmente i Gianbonini partirono anche verso l'est ed entrarono nei territori austriaco-ungheresi, dove presero domicilio in Ratisbona, Vienna, Gran e Pecs (Aug. 4 (1954), pp. 7-8. Poiché l'intitolazione: "Eremitae Ordinis S. Augustini" è ambigua e può anche riferirsi ai Toscani, non vogliono escludere che questi si sono anche diffusi nelle stesse regioni come i Gianbonini. Cfr. F. FALLENBÜCHL - G. RING, Die Augustiner in Ungarn, vor der Niederlage von Mohacs 1526. Aug. 15 (1965) pp. 131-174).