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CICLo AGOSTINIANo di Semino Cesare e Alessandro a Loano

La pala di Semino Cesare e Alessandro a Loano

Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

SEMINO CESARE E ALESSANDRO

1591

Chiesa agostiniana di Nostra Signora della Misericordia a Loano

 

Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

 

La tela fu realizzata nel 1591 per la chiesa di Nostra Signora della Misericordia nota anche come sant'Agostino di Loano, in provincia di Savona, dove tuttora è conservata. L'opera dei fratelli Semino ci presenta Agostino seduto in cattedra con i suoi attributi vescovili ed ai suoi lati la madre Monica e san Nicola da Tolentino, entrambi rivestiti del saio nero dell'ordine agostiniano. In alto un gruppo di angioletti illumina la scena gioiosamente. Lungo il bordo della tela sono inoltre rappresentate alcune scene della vita del santo: sulla predella si può osservare il battesimo, la scena del tolle lege e la sua morte. Sui fianchi sono state raffigurate la ordinazione e la consacrazione, la sua attività apologetica e il suo amore per la trinità. Sull'arco c'è una rappresentazione del famoso episodio di Agostino che incontra il Bambino Gesù sulla spiaggia che gli spiega l'impossibilità di comprendere la Trinità.

Nel dicembre del 1590 i due Semino avevano ricevuto da Giovanni Andrea Doria un acconto per il Battesimo di Cristo, pala d'altare della chiesa di sant'Agostino a Loano, poi saldata a marzo 1591. Per la stessa chiesa i due lavorarono anche alla nostra Pala di sant'Agostino, che è incorniciata da una serie di riquadri che narrano alcuni episodi della vita di Agostino.

 

Il santo viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

 

 

Alessandro e Cesare Semino nacquero a Genova, intorno al 1550. Compirono la loro prima formazione presso la bottega del padre Andrea. La precedenza del nome di Cesare rispetto a quello del fratello Alessandro nella locale matricola dei pittori porta a credere ch'egli sia stato il maggiore.

I due fratelli rimasero attivi accanto al padre nei numerosi cantieri che impegnarono la bottega di famiglia a Genova. Nel 1589 i fratelli entrarono nel circolo di committenza del principe Giovanni Andrea Doria che dimostrò di apprezzare le loro opere.

Accanto ai lavori per Giovanni Andrea, i due fratelli furono attivi per diversi mecenati, tra cui spicca Gerolamo Serra. Alessandro nei primi anni del 1600 si trasferì in Spagna con tutta la famiglia, dove partecipò al cantiere decorativo del palazzo reale de El Pardo a Madrid. Nel 1606 s'impegnò a decorare con affreschi la cappella Oballe della chiesa di S. Vincenzo Martire e a dipingere, sempre per tale ambiente, un'Immacolata Concezione su tela. Morì con tutta probabilità a Toledo nel corso dell'anno 1607.