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CICLo AGOSTINIANo a Douarnenez

Monica prega nella Cappella di san Cipriano

Monica prega nella Cappella di san Cipriano

 

 

J. e H. MAUMEJEAN   

1930

Douarnenez, chiesa del Sacro Cuore

 

Monica prega nella Cappella di san Cipriano

 

 

 

Mia madre pianse atrocemente per la mia partenza. Mi seguì fino al mare, quando mi strinse violentemente, nella speranza di dissuadermi dal viaggio o di proseguire con me, la ingannai, finsi di non voler lasciare solo un amico, che attendeva il sorgere del vento per salpare. Mentii a mia madre, a quella madre, eppure scampai, perché la tua misericordia mi perdonò anche questa colpa ... però si rifiutò di tornare indietro senza di me, e faticai a persuaderla di passare la notte nell'interno della chiesuola dedicata a san Cipriano, che sorgeva vicinissima alla nostra nave. Quella notte stessa io partivo clandestinamente, mentre essa rimaneva a pregare e a piangere. La riva scomparve al nostro sguardo la stessa mattina in cui ella folle di dolore riempiva le tue orecchie di lamenti e gemiti.

AGOSTINO, Confessioni 5, 8, 15

 

La madre lo seguì fino al porto per trattenerlo o per seguirlo, ma egli di soppiatto la notte partì. Gemette la madre quando la mattina appresso lo seppe, e da allora andava mattina e sera in chiesa a pregare per lui.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

La chiesa del Sacro Cuore a Douarnenez venne costruita in stile neo gotico nel 1875 sull'area dove sorgeva quella di Ploaré. Alcune centinaia di vetrate ornano la chiesa e per la maggior parte sono state realizzate tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. I temi che sono stati sviluppati sono assai vari e raffigurano scene bibliche con protagonisti gli evangelisti, gli apostoli, i profeti e santi. Tra i vari episodi narrati si scoprono le scene dell'Assunzione della Vergine, della Ascensione di Cristo, dell'Incoronazione di Maria e della Resurrezione. Queste scene si trovano su grandi finestre dei bracci del transetto.

Altre vetrate sono simboliche allusioni alla storia bretone con la rievocazione della vita di sant'Anna, di san Corentin o ancora di episodi della storia della città con le raffigurazioni della chiesa di Saint-Herlé de Ploaré, l'île Tristan o ancora Michel Le Nobletz.

Fra i santi celebrati nelle vetrate scopriamo anche la figura di sant'Agostino.

La realizzazione di queste vetrate è stata affidata a diverse botteghe artigiane. Gli atelier Florence di Tours hanno portato a termine le due grandi vetrate del transetto nel 1901, mentre quelli della navata centrale provengono dalle botteghe J. e H. Mauméjean e risalgono al 1930.