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sant'Agostino: affresco di Botticelli a Ognissanti a Firenze

sant'Agostino: affresco di Botticelli a Ognissanti a Firenze

 

 

S. AGOSTINO NELLA PITTURA DAL XIV AL XVIII SECOLO

VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA

 

 

 

Ritroviamo Agostino anche in varie tele, pannelli di polittici smembrati, scomparti di predella, che ne evidenziano compiutamente la viva spiritualità: Andrea da Salerno (1480 c.-1530), Salerno, Museo Provinciale (Bologna, 1953, p. 87, tav. XXVIII); Pietro di Giovanni Ambrosi (1409-1460), Altenburg, Lindenau Museum - Asciano, Museo di Arte Sacra (Berenson, 1968, p. 4, tav. 569); Antonello da Messina (1430 circa - 1479), Palermo, Galleria Nazionale di Sicilia (Berenson, 1958, p.7); Pedro Berruguete (operante nella seconda metà del XV secolo - morto nel 1504), Parigi, Museo del Louvre, uno dei ventotto Uomini illustri dello studiolo di Federico II nel Palazzo Ducale di Urbino, dipinto di discussa attribuzione (Castelfranchi Vegas, 1983, pp. 146-147) - Avila, Convento dei Domenicani. Angulo Iniguez, 1946, p. 5); Giovan Battista Bertucci (attivo tra il 1503 ed il 1516) Roma, Museo di Palazzo Venezia (Berenson, 1968, p. 51); Boccaccio Boccaccino (1465-1524/25), frammento di pala in collezione privata (Gregori, 1959, pp. 53-55, tav. 33); Sandro Botticelli (1445 circa -1510), Firenze, Galleria degli Uffizi (Bettini, 1942, p. 40, tav. 137); Giovan Battista Caracciolo (1570-1637), Napoli, Certosa di San Martino (Causa, 1971, p. 25, fig. 4); Carlo Ceresa (1609-1679), Bergamo, monastero Patris Domini (Vertova, 1983, p. 132, n. 70); Michelangelo Cerruti (1666-1740), Montefalco, S. Chiara, f. to e datato 1726 (Casale, 1980, n. 650); Sebastiano Conca (1630-1764), Roma, Galleria Pallavicini (Zeri, 1959, p. 95, n. 147, tav. 147); Francesco De Mura (1696-1782), Napoli, Quadreria del Pio Monte della Misericordia (Causa, 1970, tav. 44); Albrecht Dürer (1471-1528), due disegni, nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe dei Musci di Berlino Dahlem e nel Museo Boymans Van Beuningen di Rotterdam (Von Vilkens, 1971, pp. 388,391, n. 719,726); Corrado Giaquinto (1703-1765), Roma, collezione privata (D'Orsi, 1958, p. 62, fig. 60); Jacobello del Fiore (documentato dal 1394 - morto nel 1439) in collezione privata (Volpe, 1958, p. 282; che osserva: "dal mantello ai guanti che calzano le mirabili mani, degne del S. Pietro del polittico pesarese, 1a tastiera cromatica rimba1za dal bianco al nero, con accordatissima esattezza"); Giovanni di Paolo (1400 circa -1482), Cambridge, Fogg Art Museum (Berenson, 1968, p. 176, tav. 600); Bernardino Luini (1489/90-1532), Bobbio, Chiesa di Santa Maria Assunta (Berenson, 1968, p. 227); Filippino Lippi (1457-1504), Washington, National Gallery of Art (Baldini, 1957, n. 49); Macrino d'Alba (documentato dal 1494 - morto prima del 1528), Torino, Galleria Sabauda (Viale, 1939, p. 97, tav. 95); Maestro della Madonna Lanz (operante nella prima metà del XV secolo), Ravenna, Galleria dell'Accademia (Tambini, 1987, pp. 35-36, tav. 43); Maestro Teodorico (operante tra il 1351 ed il 1367), Karlenstein, Cappella del castello (Friede, 1956, p. 47); Simone Martini (1284 circa - 1344), Mosca, Puskin Museum (Berenson, 1968, p. 402, tav. 118); Masaccio (1401-1428), Berlino, Gemäldegalerie Gesamtverzeichnis Gemäldegalerie, 1986, p. 47, tav. 1133); Bartolomeo Montagna (1450 circa-1523), Londra, Abbazia di Westminster, Sacrestia (Berenson, 1958, p. 119); Piero della Francesca (1416 circa-1492), Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga, una delle opere di maggior spicco, solenne e bilanciata, del maestro di Borgo, pubblicata da Kenneth Clark, 1947, pp. 205-209, pannello della pala commissionata nel 1454 per la chiesa agostiniana di San Sepolcro, condotta a termine nel 1470 (Banker, 1987, pp. 645-649): di rilievo la decorazione dello stolone e della mitria, con eventi della vita di Gesù (Longhi, 1963, pp. 218-19,266-67, figg. 78-84).

Allo stesso artista si deve, secondo il Clark, il santo in tento a leggere in un pilastrino del polittico della Misericordia, nella Pinacoteca Comunale di San Sepolcro (Salmi, 1979, p. 36, fig. 23); notevole l'immagine che ne propone nell'intradosso dell'arco trionfale in San Francesco di Arezzo, in una edicola che si deve a Bicci di Lorenzo (Salmi, 1979, p. 66, fig. 79); Pittore operante nelle Marche nella prima metà del XV secolo, Fermo, S. Agostino (Dania, 1968, fig. 10); Pittore Polacco operante nella seconda metà del XV secolo, Cracovia, Museo Nazionale; Sano di Pietro ( 1406-1481), Birmingham, Birmingham Museum of Art (Foster Howard, 1952, pp. 26-27) - Milano, raccolta privata (Boskovitz, 1987, pp. 64-66- scheda di L. Tognoli Bardin); Spinello Aretino (1350-1410), Cambridge, Fogg Art Museum (Berenson, 1963, p. 203, tav. 408); Tiziano (1477 circa-1576), Venezia, Chiesa della Salute; Paolo Veronese ( 1528-1588), Stanford, Burghley House ( Marini, 1968, p. 109, n. 125b); Michael Wohlgemut (1431-1519), Norimberga, Germanisches Nationalmuseum (Weinberger, 1921, pp. 59-60); Marco Zoppo (1433-1478), Londra, National Gallery (Berenson, 1968, p. 457, tav. 695) ; Francisco de Zurbaran (1598-1664), Città del Messico, Museo de San Carlos - Lima, Convento de la Buena Muerte - Bilbao, collezione Valdés - Castellon de la Plana, Monastero (Frati, 1973, pp. 109, III, 116, n. 320, 322, 347, 512). Come cardioforo, in relazione a quanto riferito nel nono libro delle Confessioni: "Sagittaveras tu cor meum charitate tua", viene caratterizzato nelle tele di Philippe de Champaigne (1602-1674), raccolta privata inglese (Old Master Paintings, 1986, p. 41), Juan Valdes Leal (1622-1696), Madrid, Museo Lazaro Galdiano, Carle van Loo (1705-1765), Angers, Musée des Beaux Arts (Rosemberg-Sahut, 1977, p. 53, n. 78).

Uno dei più pertinenti omaggi che gli sono stati resi è l'affresco eseguito da Serafino dei Serafini ( operante nella seconda metà del XIV secolo) nella chiesa di S. Andrea di Ferrara, oggi nella Pinacoteca Civica della città estense (Coletti, 1934, pp. 101-122), nel quale Agostino campeggia tra s. Girolamo, s. Giovanni Evangelista, s. Paolo, Mosè, a sinistra, e Aristotele, Platone, Sacrate, Seneca sulla destra, mentre nella zona mediana si evidenziano Virtù che infieriscono contro peccatori (la Giustizia con Nerone, la Prudenza con Sardanapalo, la Carità con Erode, la Fede con Aria, la Speranza con Giuda, la Fortezza con Oloferne, la Temperanza con Epicuro) e nella zona inferiore le Arti liberali con i personaggi più famosi che le hanno esercitate (la Grammatica con Prisciano, la Dialettica, la Musica con Tubalcaim, l'Astrologia con Tolomeo: distrutte purtroppo l'Aritmetica, la Retorica e la Geometria): un dipinto, che pur vicino, nell'impostazione, al Trionfo di san Tommaso di Andrea da Firenze (1343 circa -1377) nel Cappellone degli Spagnoli, in Santa Maria Novella di Firenze, viene posto in relazione dal Coletti con miniature di Niccolò di Giacomo in manoscritti miniati della Biblioteca Nazionale di Madrid e della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Trionfi del santo si debbono a Marco Cardisco (1486-1542), Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte (Abbate, 1970, p. 40, tav. 36); a Claudio Coello (1642-1693), Madrid, Museo del Prado (Sanchez Canton, 1955, tav. XCV); a Taddeo Kuntz (1731-1793) nella chiesa della SS. Trinità di Soriano al Cimino (Schleier, 1970, pp. 99,102, fig. 17, che pubblica anche un Battesimo del santo, dello stesso artista polacco, nella chiesa di S. Stefano di Cave); a Giovan Battista Pittoni (1687-1767), Venezia, San Giovanni Elemosinario; a Stefano da Zavio (1374-1451), Verona, Sant'Eufemia (Magagnato, 1958, pp. 43-44, tav, XXX), firmato. Variamente atteggiato, figura nei trittici di Benvenuto di Giovanni (1436-1518), Montepertuso, S. Michele Arcangelo; Carlo Braccesco ( documentato dal 1642 al 1487), Parigi, Museo del Louvre (Longhi, 1942, p. 12, fig. 8); Lello da Velletri, pittore legato a Gentile da Fabriano, noto unicamente per quest'opera, nella Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia (Santi, 1979, p. 16, fig. 14); Sano di Pietro (1406-1481), Siena, Pinacoteca Nazionale (Brandi, 1933, pp. 262-263, n. 255, pp. 267-268, n. 269), che ne lascia memoria anche in due polittici, in due pale, ed in un frammento di predella della medesima istituzione (Brandi, 1933, p. 249, n. 226; pp. 251-252, n. 231; pp. 268-26, n. 271; pp. 269-270, n. 273; p. 259, n. 248).

Agostino è noto ulteriormente nei polittici di Pietro Alamanno (attivo alla fine del XV secolo ), Milano, Pinacoteca di Brera (Russoli-Matalon, 1977, n. 112) - Ascoli Piceno, Museo Diocesano (Rodilossi, 1968, pp. 19-20, n. 5, datato 1483); Andrea da Salerno (1480 circa -1539), Barletta, S. Agostino (D'Elia, 1964, pp. 121-122, fig. 126); Giovanni Baronzio (attivo prima metà del XIV secolo), Urbino, Galleria Nazionale delle Marche (Berenson, 1968, p. 363); Cola d'Amatrice (1489 - documentato sino al 1550), Ascoli Piceno, Museo Diocesano (Berenson, 1968, p. 90); Vittore Crivelli (operante tra i1148l ed il 1500), Torre di Palme, S. Agostino (Di Provvido, 1972, pp. 85-89, tav. 15): all'artista veneto si deve anche un pannello di polittico smembrato, con la figura del santo nel Fitzwilliam Museum di Cambridge (Di Provvido, 1972, pp. 162-176, tav. 47); Dosso Dossi (documentato dal 1512- morto 1542), Ferrara, Pinacoteca Civica (Mezzetti, 1965, pp. 84-85, fig. 42); Duccio di Buoninsegna (attivo dal 1279 - morto dopo il 1318), Siena, Pinacoteca Nazionale (Berenson, 1968 p. 117); Gaudenzio Ferrari (1480 circa -1536), Novara, San Gaudenzio (Berenson, 1968, p. 161); Fiorenzo di Lorenzo (1440 circa -1522), Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria (Berenson, 1968, pp. 134-135); Giovanni DeI Biondo (attivo dal 1356-morto 13999), Firenze, Santa Croce, Cappella Tosinghi (Berenson, 1963, p. 8,5); Giovanni di Paolo (1399-1482), New York, Metropeolitan Museum, polittico frammentario (Berenson, 1968, p. 178) ; Giovanni di Pietro da Napoli (attivo nella prima decade del XV secolo), Pisa, Museo Nazionale di San Matteo (Berenson, 1968, p. 182, tav. 446), dipinto eseguito con la collaborazione di Martino di Bartolomeo); Jacobello di Bonomo (operante nella seconda metà del XIV secolo), Cracovia, Museo Nazionale (Puppi, 1962, pp. 27-28); Jacopino di Francesco (notizie dal 1360 - morto 1386), Bologna, Pinacoteca Nazionale (Arcangeli, 1978, p. 128, tav. XV-III, fig. 53); Pietro Lorenzetti (attivo dal 1305 al 1348), Arezzo, Pieve (Cecchi, 1930, pp. 8-9, tav. XVI), finito di restaurare nel 1979 (Maetzke, 1980, pp. 26, 36, fig. 48); Luca di Tommè (attivo tra il 1356 ed il 1399), Siena, Pinacoteca Nazionale (Berenson, 1968, p. 226); Maestro di Città di Castello (attivo nella prima metà del XIV secolo), Siena, Pinacoteca Nazionale (Vertova, 1969), p. 66, fig. 10); Andrea Mantegna (1431-1506), Milano, Pinacoteca di Brera - f.to e datato 1453 (Tietze Conrat, 1955, pp. 206-207, tav. 196); Simone Martini (1284 circa -1344), Cambridge, Fitzwilliam Museum (Gozzoli, 1970, p. 90, n. 14); Nanni di Jacopo (seguace di Turino Vanni e di Martino di Barteolomeo), Firenze, già raccolta marchesa Panciatichi (Berenson, 19668, p. 288); Niccolò Alunno (1430 circa - 1502), Roma, Villa Albani, f. to e datato 1483 (Berenson, 1968, p. 297, tav. 658); Albertino e Martino Piazza (operanti nella prima metà del XVI secolo), Lodi, Incoronata, Cappella di S. Antonio abate (Berenson, 1968, p. 336); Giuliano Presutti (notizie dal 1490 al 1554, Monte San Pietrangeli, San Francesco (Pittura a Fano, 1984, pp. 64-65, scheda di G. Cucco); Angelo Puccinelli (operante nella seconda metà del XIV secolo), Varano di Lunigiana, Parrocchiale, f.to e datato 1394, (Berenson, 1968, p. 350, tav. 376-377); Segna di Bonaventura (attivo dal 1298 al 1327), Montalcino, Museo Diocesano (Berenson, 1968, p. 392); Vitale da Bologna (1305-morto prima del 1361), Bologna, San Salvatore (Gnudi, 1962, p. 52, tav. CII). Grave e solenne, bonario o inquieto, da solo o unitamente ad altri santi e sante, conferma la sua presenza nelle opere di Christoph Amberger (1100-1561/62), Berlino, Gemäldegalerie (Gesamtverzeichnis Gemäldegalerie, 1986, p.11, tav.10); Antonio da Pavia (1488-1538), Milano, Pinacoteca di Brera, f.to e datato 1514 (Russoli-Matalon, 1977, p. 25, n. 194); Bartolomeo di David (attivo nella prima metà del Cinquecento), Buonconvento, Museo (Bisogni, 1987, p. 306, tav. 493); Lazzaro Bastiani (1430 circa-1.510), Venezia, Museo Correr (Berenson, 1958, p. 27); Pier Francesco Bissolo (operante dal 1492-morto 1114), Milano, Pinacoteca di Brera (Russoli-Matalon, 1977, p. 36), n. 1,18) ; Carletto Caliari ( 1570-1596) , Venezia, Galleria dell'Accademia; Pietro Cavaro (opere datate agli inizi del XVI secolo), Cagliari, Museo Nazionale; Niccolò Corso (notizie dal 1459 al 1503) , Genova, Accademia Ligustica (Natale, 1986, p. 17, fig. 13); Bernardo Daddi (attivo dal 1312 al 1348), Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte (Berenson, 1963, p. 55); Vincenzo Foppa (1427/30-1515/16), Milano, Museo del Castello Sforzesco (Castelfranchi Vegas, 1983, p. 240, tav. 153); Francesco de' Franceschi (operante tra il 1447 ed il 1467), Konopist, Castello (Berenson, 1958, p. 82); Giovanni da Rimini (documentato dal 1295 al primo decennio del XV secolo), Rimini, S. Agostino (Volpe, 1965, fig. 56) - Faenza, Pinacoteca Civica (Longhi, 1950, pp. 12, 27); Giovanni di Paolo (1399-1482), Siena, S. Stefano (Berenson, 1968, p. 191, tav. 398); Ridolfo Ghirlandaio (1483-1561), Pistoia, S. Domenico, Sacrestia (Berenson, 1963, p. 78); Giusto de' Menabuoi (1320/30-morto prima del 1393), Athens, University of Georgia (Longhi, 1978, pp. 65-66, tav. 165); Francisco Goya y Lucientes (1746-1828), Madrid, collezione Manuel Monjardin (Tzeutschler Lurie, 1970, p. 131, fig. 3: la studiosa americana rammenta anche che al maestro si deve la raffigurazione del santo nell'Eremitaggio della Vergine a Muel nei pressi di Saragozza); Jacobello di Bonomo (operante nella seconda metà del XIV secolo), Pavia, Pinacoteca Malaspina; Juan de Flandes (1470-1510), Greenville, Bob Jones (University Art Collection (Tietze Conrat, 1954, pp. 92-93); Leonardo da Besozzo (operante nel XV secolo), Napoli, San Giovanni a Carbonara (Mazzini, 196,1, p. 436, tav. 69); Filippo Lippi (1406-1469), Torino, Accademia Albertina (Pittaluga, 1949, pp. 192-193, fig. 18); Stefan Lochner (1410/15-1451/52), Colonia, Walraf Richartz Museum (Reidemeister, 1957, p. 27, n. 69); Ambrogio Lorenzetti (attivo tra il 1319 ed il 1348), Siena, S. Agostino, Cappella Piccolomini (Berenson, 1968, p. 217, tav. 264); Lorenzo di Niccolò Gerini (notizie tra il 1391 ed il 1411), New Haven,Yale University Art Gallery (Berenson, 1963, p. 123); Zanobi Macchiavelli (1418-1479), Londra, National Gallery (Gould, 1973, p. 395, n. 588); Macrino d'Alba (documentato dal 1494 - morto prima del 1528), Torino, Galleria Sabauda (Gabrielli, 1971, p. 161, n. 29); Maestro della Vita della Vergine (operante nella seconda metà del XV seeolo), Londra, National Gallery (Gould, 1973, pp. 436-437, n. 251); Maestro del 1302, Parma, Battistero (Volpe, 1958, pp. 145-149, tav. 54b); Cerchia del Maestro di Liesborn (seconda metà del XV secolo), Londra, National Gallery (Gould, 1973, p. 434, n. 255); Matteo di Giovanni (menzionato dal 1452/53- morto 1495), Siena, Pinacoteca Nazionale (Pope Hennessy, 1950, p. 81, tav. LXXVLL, fig. 2); Juan Pantoja de la Cruz (1553-1608), Madrid, Museo del Prado (De Salas y Bosch-Cinotti, 1974, p. 110); Pittore Fiorentino nel XIV secolo, Città del Vaticano, Pinacoteca; Pittore Toscano operante nella prima metà del XIV secolo, Prato, Oratorio di S. Michele (Gurrieri, 1967, pp. 38, 42); Ignazio Stern (1680-1740), Imola, Palazzo Tozzoni (Mazza, 1981, pp. 27-28); Paolo Veneziano (menzionato dal 1324 al 1362), Bologna, S. Giacomo Maggiore (Berenson, 1958, p. 131); Konrad Witz (1400/10-1443/46), Digione, Musée des Beaux Arts (Graser, 1921, p. 41). Innumerevoli sono le pale d'altare in cui, generalmente, viene caratterizzato in sacra conversazione, accanto alla Vergine e ad altri santi e sante: Andrea di Niccolò (documentato dal 1470 al 1512), Siena, Pinacoteca Nazionale (Berenson, 1968, p. 10); Lazzaro Baldi (1624-1703), Roma, Chiesa di Gesù e Maria (Iconografia, 1980, p. 28); Pietro Andrea Barberi (1684-1730), Roma, San Giacomo dei Borgognoni, Sacrestia (Rudolph, 1983, tav. 40); Bartolomeo di Gentile (1470-1534), Ginestreto, Parrocchiale (Montevecchi, 1986, p. 205); Giovanni Bellini (1430 circa -1516), Venezia, Galleria dell'Accademia (Berenson, 1958, p. 35) - Venezia, San Giovanni Crisostomo (Hendy-Goldscheier, 1945, tav. 109) da datare 1513; Giovan Battista Benvenuti, detto l'Ortolano (1488-1525 circa), Milano, Pinacoteca di Brera (Frabetti, 1966, pp. 53-54, tav. V); Bergognone (registrato tra i pittori nel 1481-rnorto nel 1523), Arona, Collegiata (Viale, 1939, p. 53, tav. 29) - Milano, Pinacoteca di Brera, f.ta e datata 1522 (Russoli-Matalon, 1977, p. 68, n. 308); Giovanni Boccati (documentato dal 1445 al 1480), Budapest, Szepmuveszeti Museum (Pigler, 1967, pp. 71,72, n. 1209) - Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, f.ta e datata 1447 (Vitalini Sacconi, 1968, pp. 125-129, tav. XI); Felice Brusasorzi (1539/40-1605), Verona, Santa Anastasia, Sacrestia (Magagnato, 1954, p. 73, n. 3,5, fig. 60); Giovanni Buonconsiglio (documentato dal 1495 al 1537), Montagnana, Duomo (Barbieri, 1976, pp. 58-59); Francesco Caccianiga (1700-1781), Salamanca, Cappella dell'Università (Urrea Fernandez, 1977, pp. 251-253); Andrea Camassei (1602-1649), Roma, Santa Lucia in Selci (Barroero, 1979, pp. 68-69, fig. 6); Luca Cambiaso (1527-1585), Genova, Palazzo Bianco - Genova, Palazzo Adorno - Vallecalda, chiesa di S. Bartolomeo (Suida Manning-Suida, 1958, p. 44, fig. 83; p. 79; p. 118, fig. 354; gli studiosi segnalano un disegno raffigurante il Santo in trono con il Battista e s. Francesco, presso il Courtauld Institute di Londra, fig. 326) ; Giovanni Cariani (1480 circa -1548), già nella raccolta Hunt (Pallucchini-Rossi, 1983, p. 124, n. 44, fig. 1) - Milano, Pinacoteca di Brera (Berenson, 1958, p. 56); Vittore Carpaccio (1460/65-1525/26), Avignone, Musée du Petit Palais (Laclotte-Mognetti, 1977, n. 49); Mateo Cerezo ( 1626-1666), Madrid, Museo del Prado (Sanchez Canton, 1955, tav. LXXX); Lorenzo Costa (1460-1535), Bologna, San Giovanni in Monte - f. ta e datata 1497 (Varese, 1967, p. 66, n. 22, tav. VIII); Carlo Crivelli ( 1430/35-1500 circa), Milano, Pinacoteca di Brera (Bovero, 1975, p. 101, n. 178).

Il santo viene delineato anche nei pannelli del Museo Arcivescovile di Utrecht, di Casa Colonna a Roma, del Musée des Beaux Arts di Lilla (Bovero, 1975, pp. 97, 100, 101, n. 134, 138, 164); Ercole de Roberti (1450 circa -1496), Milano, Pinacoteca di Brera (Berenson, 1968, p. 121, tav. 749); Girolamo Donnini (1681-1743), Rimini, Istituti Ospedalieri Riuniti ( Marcheselli, 1972, p. 140, fig. 149); Defendente Ferrari (opere datate dal 1501 al 1535), Ciriè, San Giovanni (Viale, 1939, p. 88, tav. 60); Vincenzo Foppa (1427/30-1515/16), Savona, Pinacoteca Comunale (Natale, 1986, tav. 12), datata 1489; Francesco Francia (1450 circa-1517), Bologna, Pinacoteca Nazionale, Pala Felicini - f. ta e datata 1484 (Mauceri, 1935, p. 51, tav. III) - Bologna, Pinacoteca Nazionale, Madonna dei Manzuoli (Mauceri, 1935, pp. 54--55); Francesco Fiorentino (attivo nell'ultimo decennio del XIV secolo e gli inizi del XV), Avignone, Musée du Petit Palais (Laclotte-Mognetti, 1977, n. 71); Girolamo Genga (1470-1551), Milano, Pinacoteca di Brera (Berenson, 1968, p. 163, tav. 1844) - la pala aveva originariamente cinque pannelli di predella, dei quali permangono quelli che raffigurano: Agostino battezza tre catecumeni, Bergamo, Accademia Carrara, (Berenson, 1968, p. 163), ed Agostino dà l'abito a tre catecumeni, Columbia, Columbia Museum of Art (Suida, 1954, pp. 34-35); Getto di Jacopo da Pisa (attivo nella seconda metà del XIV secolo), Pisa, Museo Nazionale di San Matteo (Berenson, 1968, p. 166, tav. 453); Giovanni da Udine (1487-1564), Venezia, Galleria dell'Accademia (Vasari III, 1939, p. 194); Girolamo di Giovanni (1449-1490), Camerino, Civica Pinacoteca (Vitalini Sacconi, 1968, pp. 198, 201, tav. LXXI); El Greco (1541 circa - 1614), Toledo, Chiesa di Santo Tomè, una delle opere più significative del maestro, Il Seppellimento del conte di Orgaz. Come ricorda Camon Aznar, 1965, p. 4, "alla morte del signor di Orgaz, che nel suo testamento aveva legato alcuni beni alla chiesa di S. Agostino, apparvero nel momento della sepoltura s. Agostino e s. Stefano, e presolo tra le braccia lo deposero entro la terra. L'apparizione era da attribuire all'intervento del signore di Orgaz nella fondazione di un convento di religiosi dell'ordine di Sant'Agostino, e alla dedica della nuova chiesa a Santo Stefano. Ciò avveniva nel 1312". La tela, pur firmata e datata 1578 in ricordo della data di nascita del figlio dell'artista, è stata eseguita nel 1586; paterno e fidente, il santo vescovo viene ulteriormente rappresentato in una tela del Museo de Santa Cruz di Toledo (Frati, 1969, p. 103, n. 69).

Dovremo menzionare le creazioni di Gian Antonio Guardi (1699-1760) , Vienna, Galleria dell'Accademia (Morassi, 1973, p. 315, n. 44, fig. 49); Guercino (1591-1666), Bruxelles, Museo d'Arte Antica (Mahon, 1968, pp. 51-52, n. 19, che segnala un disegno preparatorio, nella Galleria di Brno) - Roma, S. Agostino (Breccia Fratadocchi, 1979, tav. 26) - Roma, S. Agostino (Breccia Fratadocchi, 1979, tav. IV); Bartolomeo Guidobono (1654-1709), Genova, Convento di S. Nicola (iconografia, 1980, p. 33); Jacopo da Valenza (opere firmate dal 1485 al 1509), Venezia, Galleria dell'Accademia (Berenson, 1958, p. 98); Giovanni Lanfranco (1542-1647), Napoli, Galleria Nazionale di Capodimonte (Causa, 1954, pp. 17-18, figg. 8-9) - Roma, S. Agostino Breccia Fratadocchi, 1979, tav. CCC) - Parigi, Museo del Louvre (Boschetto, 1952, p. 21); Bernardino Lanino (1511 circa -1581/82), Torino, Galleria Sabauda - f. ta e datata 1564 (Gabrielli, 1971, p. 152, fig. 253); Bernardino Licinio (1498 circa-1550/58), Ferrara, Chiesa di San Vito - f. ta e datata 1530 (Vertova, 1975, p. 417, 11.33, fig. 2). Filippo Lippi (1406 circa -1469), Parigi, Museo del Louvre, pala Barbadori, in uno scomparto di predella già appartenente a questa pala, ed oggi presso la Galleria degli Uffizi, il maestro ha rappresentato Agostino che ha la visione di san Girolamo (Berenson, 1963, pp. 112, 113, tav. 850); Lorenzo d'Alessandro (menzionato dal 1462-rn. 1503), Londra, National Gallery (Davies, 1951, pp. 244-245, n. 249); Lorenzo Lotto (1480-1556), Bergamo, San Bartolomeo - f. ta e datata 1516 (Berenson, 1956, pp. 38-40, tav. 95); Bernardino Luini (1480/ 90-1572), Corno, Duomo (Mascherpa, 1972, pp. 204, 208, fig. 254) - l'artista ripropone il santo in un pannello di polittico disperso, Bobbio, Santa Maria Assunta (Berenson, 1968, p. 227); Macrino d'Alba (documentato dal 1494 - morto prima del 1528), Crea, Santuario - f. ta e datata 1503 (Viale, 1939, p. 100, fig. 90); Maestro dell'Altare di San Bartolomeo (attivo tra il 1470 circa ed il 1510 circa), Washington, National Gallery of Art (Carter Brown, 1975, p. 224, 11, 630); Maestro della Pala Sforzesca (XV secolo), Milano, Pinacoteca di Brera; Maestro del Polittico di San Niccolò (attivo nella seconda metà del XIV secolo), Avignone, Musée du Petit Palais (Laclotte-Mognetti, 1977, n. 154); Maestro del Tondo Lathrop (operante tra la fine del XV secolo e i primi anni del XVI), Lucca, Museo di Villa Guilligi (Fahy, 1965, p. 17, tav. 9); Maestro di Montecalvario (identificato, come osserva il De Castris, 1987, p. 449, con Michele Curia, attivo nella seconda metà del XVI secolo), Napoli, Santa Maria di Montecalvario (Di Dario Guida, 1976, p. 95, tav. 141) ; Carlo Maratta (1625-1713), Camerano, Parrocchiale (Rudolph, 1977, pp. 46-58, tav. 44) - Roma, Santa Maria dei Sette Dolori (1655 circa), che il Waterhouse, 1962, p. 77, fig. 67, considera un capolavoro, secondo la tradizione del Domenichino - Roma, Santa Maria del Popolo, pala eseguita attorno a11686 per il cardinale Alderano Cybo (Waterhouse, 1962, p. 77, fig. 69), di cui permangono uno studio presso l'Accademia di San Fernando di Madrid (Alcaide, 1965, n. 34) e disegni preparatori presso il Kunstmuseum di Düsseldorf (Schaar, 1967, pp. 126-128, n. 342-346, tavv. 85-86). Girolamo Marchesi (menzionato dal 1452 - morto 1495), lo dipinge a San Marino, Chiesa di San Francesco (Catalogo della mostra di Melozzo da Forlì, 1938, pp. 139-140, n. 149, fig. 149) - Milano, Pinacoteca di Brera; Antonio Marinetti (1719 circa -1780) e Treviso, S. Agostino (Maser, 1968, p. 82, n. 33, fig. 33, che ne riconosce il bozzetto nella collezione Rossacher di Salisburgo); Franz Anton Maulpertsch (1724-1796), Korneuburg, S. Agostino.

Interessanti sono le raffigurazioni di Bartolomeo Montagna (1450 circa -1523), Vicenza, Chiesa di Santa Corona (De Suarez, 1921, tav. 47); Moretto da Brescia (1498-1554), Francoforte sul Meno, Staedelsches Kunstinstitut (Schwarzweller, 1962, p. 219, fig. 218); Pompeo Morganti (notizie dal 1528 al 1551), Pergola, Pinacoteca Civica-Sirolo, Chiesa della Madonna del Rosario (Catalogo della mostra Pittura a Fano, 1984, pp. 52-55, schede di Benedetta Montevecchi); Francesco Morone (1471 circa -1529), Verona, Chiesa di Santa Maria in Organo (Del Bravo, 1962, pp. 9-10, tav. I); Giovanni Battista Moroni (1529 circa -1579), Trento, Santa Maria Maggiore (Chimi, 1987, tav. 170); Giovan Battista Naldini (1537-1591), Prato, S. Agostino (Gurrieri, 1967, p. 51); Neri di Bicci (1419-1491), Palermo, collezione Chiaramonte Bordonaro - Baltimora, Walters Art Gallery (Berenson, 1963, pp. 152, 1,56) - Avignone, Musée du Petit Palais (Laclotte-Mognetti, 1977, n. 179); Niccolò di Buonaccorso (operante nella seconda metà del XIV secolo - morto nel 1388), Boston Museum of Fine Arts (Berenson, 1968, p. 294, tav. 353); Nicolò Pisano (operante tra la fine del XV secolo e la prima metà del XVI), Pisa, Museo Nazionale di S. Matteo (Ferretti, 1984, pp. 249-250, fig. 250); Durante Nobili (1508-1578), Massa Fermana, Palazzo Comunale (Dania, 1968, p. 44); Pasquale Ottino (1578-1630), Verona, San Giorgio in Braida (Catalogo della mostra Cinquant'anni di pittura veronese, 1974, pp. 174-175, fig. 187, scheda di A. Conforti Calcagni); Vincenzo Pagani (1490-1565), Ripatransone, Pinacoteca Comunale (Dania, 1968, p. 46, fig. 133); Palma il Giovane (1544-1628), Traù, Cattedrale - Lubiana, Chiesa delle Orsoline (Gamulin, 1961, pp. 262-263, tav. I 17a, I 18a); Marco Palmezzano (1459 circa - 1539), Avignone, Musée du Petit Palais (Laclotte-Mognetti, 1977, n. 200); Domenico Panetti (1460 circa - morto prima del 1513), Ferrara, Pinacoteca Civica); Bernardino Parentino (1437-1531), Modena, Galleria Estense (De Nicola Salmazo, 1986, p. 166, tav. 238); Parmigianino (1504-1540), Bologna, Pinacoteca Nazionale (Mauceri, 1935, pp. 60-61) ; Bartolomeo Passarotti (1529-1592), Bologna, San Giacomo Maggiore (R. Roli, in Il Tempio di San Giacomo Maggiore, 1967, pp. 163-164, figg. 203, 205); Pellegrino di Moriano (menzionato dal 1448 - morto 1492), Heelsum, Coll. Couwenhoven (Van Os, 1969, cat. n. 32); Giovanni Perosino (operante nel primo quarto del XVI secolo), Torino, Galleria Sabauda (Gabrielli, 1971, pp. 187-188, n. 142, fig. 218); Perugino (1445-1523), Pittsburg, Carnegie Institute (Berenson, 1968, p. 331, tav. 1101) - Monaco, Alte Pinakothek (Kulzen, 1973, pp. 84-85) - Panicale, San Sebastiano (Camesasca, 1969, p. 100, n. 68); Albertino Piazza (operante nella prima metà del XVI secolo), Lodi, Chiesa di S. Agnese; Piero di Cosimo (1462-1521), Fiesole, S. Francesco (Bacci, 1966, pp. 103-104, tav. 53); Pietro di Domenico da Siena (1457-1506 circa), Le Mans, Musée du Tessé (Berenson, 1968, p. 343); Pinturicchio (1454-1513), Roma, Santa Maria del Popolo (Pansecchi, 1967, p. 14); Pittore Tedesco del XV secolo, Hannover, Niedersachsisches Landesgalerie (Stuttman, 1954, pp. 109-110); Andrea Polinori (1586-1648), Giano, Santa Maria delle Grazie (Casale, 1976, p. 235, n. 362); Piero del Pollaiolo ( 144 1-1496), San Gimignano, Chiesa di S. Agostino (Berenson, 1963, p. 179, tav. 787); Pordenone (1383/84-1539), Napoli, Pinacoteca Nazionale di Capodimonte (Berenson, 1958, p. 149, tav. 874); Biagio Puccini (1673-1721), Sangemini, Chiesa di S. Gemine Casale, 1976, p. 139, n. 137).

Splendida la rappresentazione di Raffaello (1483-1520), Bologna, Pinacoteca Nazionale (Emiliani, 1983), Pala di Santa Cecilia, ammirata da Goethe nel Suo Viaggio in Italia: il poeta, rimarcando che Raffaello ha sempre fatto precisamente quello che altri hanno desiderato di fare, ne ricorda "i cinque santi in gruppo del tutto indifferenti a ognuno di noi, ma la cui esistenza appare così perfetta, che a un tal quadro augureremmo vita eterna" - Firenze, Galleria Pitti, la ben nota Madonna del Baldacchino, principiata attorno al 1507 (morto Gregori, 1984, pp. I 19-133), cui dovremo aggiungere la presenza nella Disputa, nelle Stanze Vaticane, su cui il Vasari argomenta: "Ma molta più arte e ingegno mostrò nei Santi Dottori Cristiani, i quali a sei, a tre, a due disputano per la Storia: si vede nelle cere loro una certa curiosità ed un affanno nel voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio, facendone segno nel disputare con le mani e col far certi atti con la persona, con attenzione degli orecchi, con lo increspare delle ciglia, e con lo stupire in molte diverse maniere, certo variate e proprie, salvo che i quattro Dottori della Chiesa, che, illuminati dallo Spirito Santo, snodano e risolvono con le Scritture tutte le cose degli Evangeli che sostengono quei putti, che gli hanno in mano, volando per l'aria" (Mellini, 1960, p. 3); Antonio Rimpatta (attivo nel primo decennio del XV secolo), Napoli, Pinacoteca Nazionale di Capodimonte (Zeri, 1963, pp. 46-47, fig. 4); Niccolò Rondinelli (operante nella seconda metà del XV secolo - morto nel 1502), Milano, Pinacoteca di Brera (Russoli-Matalon, 1977, p. 103, n. 453); Cosimo Rosselli (1439-1507), Firenze, Chiesa di S. Spirito (Berenson, 1963, p. 190, in uno scomparto di predella, si nota S. Agostino che predica alla presenza di Agostino e di Monica); Johan Michael Rottmayr (1654-1730), Markt S. Florian; Pier PFrancesco Sacchi (1485-1528) , Parigi, Musée du Louvre; Scuola veneziana del XV secolo, Città del Vaticano, Pinacoteca; Luca Signorelli (1450-1523), Firenze, Galleria degli Uffizi (Berenson, 1968, p. 397) - Honolulu, Academy of Arts (Suida, 1952, pp. 38-39) - Volterra, Galleria Comunale - f. ta e datata 1491 (Carli, 1980, pp. 661-662, fig. 29): il maestro traduce ancora il santo in pannello di polittico, Berlino, Gemäldegalerie (Gesamtverzeichnis Gemäldegalerie, 1986, p. 70, tav. 1265), e tra i Doctorum Sapiens Ordo in una vela della volta della Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto (Berenson, 1968, p. 399)); Francesco Solimena (1657-1747), Napoli, S. Maria Donnaregina (Bologna, 1958, p. 59, tav. 43); Gian Martino Spanzotti (documentato dal 1480 al 1526), Rivarolo Canavese, S. Francesco (Brizio, 1936, pp. 112-113) ; Vincenzo Tamagni (1492 - morto dopo il 1537) , San Gimignano, Pinacoteea (Berenson, 1968, p. 424); Giambattista Tiepolo (1666-1770), Londra, National Gallery (Levey, 1956, pp. 96-99), n. 1193); Matthaus Ignatius Van Brec (1773-1839), Anversa, S. Agostino; Antonio Viladomat (16678-1755), Madrid, Museo del Prado (De Salas y Bosch-Cinotti, 1074, p. 115); Bartolomeo Vivarini (opere datate dal 1450 al 1491), Napoli, Pinacoteca Nazionale di Capodimonte - f. ta e datata 1465 (Molaioli, 1958, p. 43), fig. 338) - Venezia, SS. Giovanni e Paolo - f. ta e datata 1472 (Berenson, 1958, p. 200)) - Zumpane Calabro, S. Giorgio (Di Dario Guida, 1976, pp. 58-59).

A Camillo Sagrestani (1660-1730/31) è da riconoscere un S. Agostino che scrive nel cuore di santa Maria Maddalena de' Pazzi, Firenze, Chiesa di San Frediano in Cestello. Due tele dello stesso soggetto, ascrivibili a pittore cortonesco operante nella fine del XVII secolo, sono conservate presso il Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona (Pacini, 1984, pp. 529-533, figg. 1-6).