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PITTORI: Benedetto Buglioni

Vergine e i santi Benedetto, Ansaldo, Giovanni Battista, Pietro, Gregorio , Agostino e Lucia

Vergine e i santi Benedetto, Ansaldo, Giovanni Battista, Pietro, Gregorio, Agostino e Lucia

 

 

BUGLIONI BENEDETTO

1510 circa

Firenze, chiesa di Ognissanti

 

Vergine e i santi Benedetto, Ansaldo, Giovanni Battista, Pietro, Gregorio, Agostino e Lucia

 

 

 

Collaboratore inizialmente di Andrea della Robbia, dal quale ereditò il caratteristico repertorio di pale d'altare, lunette, fonti battesimali, cibori, statue, festoni e stemmi, la sua tematica ha trattato fondamentalmente la rielaborazione dei soggetti del Maestro in chiave più dimessa. La sua espressione artistica fa uso di una policromia più invasiva  che utilizza la pittura a olio per gli incarnati delle figure. La sua prima opera nota fu l'esecuzione dello stemma di papa Innocenzo VIII, oggi nei musei vaticani. Tra il 1487 ed il 1490 realizzò l'arredo lapideo della cappella del Santo Anello; l'arredo invetriato per il monastero dei Cassanesi.

Nell'ultimo decennio del XV secolo ottiene incarichi di prestigio: nel 1490 realizza la monumentale pala con la Resurrezione per la cappella di San Jacopo nel duomo di Pistola (Pistoia, Museo civico) e nel 1493 il fregio della tribuna di Santa Chiara a Firenze (Londra, Victoria and Albert Museum). In quegli stessi hanni prende forma la pala con Cristo crocifisso in San Pietro a Radicofani e la lunetta con Santa Maria Egiziaca al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze. Il maggiore impegno gli deriva dalla realizzazione degli arredi invetriati voluti da Giovanni de' Medici, futuro Leone X, nella ristrutturazione rinascimentale della basilica di Santa Cristina a Bolsena, dove a partire dal 1495 fu aiutato dal fratello Francesco e altri collaboratori. Del 1500 è la decorazione dell'oratorio di Santa Maria delle Grazie sopra Stia voluto da Leonardo Buonafede. Nel 1504 lo scultore esegue l'arredo della cappella del Bianco nella chiesa della Badia fiorentina. Nel primo decennio del XVI secolo Benedetto realizza importanti pale d'altare (Madonna col Bambino tra san Cimiamo e san Nicola, 1502, Amsterdam, Rijksmuseum; Madonna col Bambino tra sant'Antonio abate e san Bernardino, Cutigliano, Madonna di Piazza; due pale per Santa Maria a Ripa; Sant'Anselmo in cattedra e santi e l'Immacolata concezione tra sant'Anselmo e sant'Agostino nel Museo della Collegiata di Empoli).

Nel 1511 per la chiesa dello Spedale del Ceppo a Pistoia esegue la lunetta con l'Incoronazione della Vergine, riproposta in una forma ben più elaborata e complessa per la chiesa fiorentina di Ognissanti. In questa Incoronazione della Vergine tra santi e angeli Benedetto propone i santi Benedetto, Ansaldo, Giovanni Battista, Pietro, Gregorio, Agostino e Lucia. La sua ultima opera documentata è la Madonna col Bambino e Santi realizzata su incarico del Buonafede per San Michele a Badia Tedalda (1517) e le due pale con la Madonna della cintola e l'Annunciazione con i santi Giuliano, Sebastiano e Antonio abate (1522 circa).