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PITTORI: Carpaccio Vittore

Agostino, la Vergine e santi

Agostino, la Vergine e santi

 

 

CARPACCIO VITTORE

1500

Avignone, Musée du Petit Palais

 

La Vergine e santi, con Agostino e il bambino sulla riva dell'acqua

 

 

 

Il quadro, conservato ad Avignone nel Musée du Petit Palais, è noto sotto la denominazione di Santa o Sacra Conversazione. L'autore è unanimemente riconosciuto in Vittore Carpaccio, esponente della scuola pittorica veneta. Realizzato nel 1500 il quadro utilizza come tecnica la pittura ad olio e presenta le dimensioni di 98 cm in altezza e  127 in lunghezza. L'opera è firmata e porta, a sinistra in basso, l'iscrizione A VICTORE CARPATHIO FICTI. Il soggetto del quadro raffigura in primo piano una scena a sfondo biblico, con una conversazione che interessa la Madonna col Bambino, San Zaccaria in lettura, sant'Anna in preghiera, san Giovanni ancora bambino, santa Elisabetta di Gerusalemme che ricama e un vecchio San Giuseppe. Sullo sfondo a destra di fronte a una piccola grotta c'è sant'Antonio Abate, san Girolamo eremita in penitenza con un leone, mentre sant'Agostino sta conversando con un bambino sulla sponda di un lago con sullo sfondo le architetture di una città turrita medioevale.

L'episodio qui descritto è riconducibile a una leggenda medioevale abbastanza nota e diffusa nella iconografia agostiniana: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.  Il paesaggio è stato arricchito con la presenta di un notevole ponte, rocce,un rifugio troglodita, una città, un fiume e una montagna.

I disegni preparatori sono conservati nella collezione Rasini di Milano e per alcuni personaggi nella collezione Gathorne Hardy, Donnington Priory e agli Uffizi di Firenze. L'opera fu acquista nel 1861 a Roma dal Cardinale Fesch.