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PITTORI: Rupnik Marko Ivan

Santa Monica di Rupnik nella Cappella di S. Monica nel Collegio Internazionale S. Monica dei Padri Agostiniani in Via S. Uffizio

Santa Monica

 

 

RUPNIK MARKO IVAN

1997-1998

Roma, Collegio Internazionale S. Monica

 

Santa Monica

 

 

 

L'opera in mosaico si trova nella Cappella di S. Monica nel Collegio Internazionale S. Monica dei Padri Agostiniani in Via S. Uffizio (ora Paolo VI) a Roma. Santa Monica è rappresentata assieme a sant'Agostino su un arco, l'uno specularmente all'altro (lei a sinistra e lui a destra), secondo l'usanza che anticamente sull'arco trionfale erano raffigurati i santi celebrati in quel luogo.

I padri agostiniani avevano suggerito di rappresentare Monica nel suo atteggiamento contemplativo.

Rupnik l'ha fatto ispirandosi a san Massimo il Confessore, per il quale è contemplativo chi sa vedere in una persona ciò che Dio opera in lei, quale è la sua possibilità nell'opera della redenzione. Così Monica era contemplativa nel cogliere ciò che Dio avrebbe operato in Agostino. Perciò nel mosaico Monica guarda suo figlio, e Agostino guarda chi sta in cappella. E' l'unico dei personaggi rappresentati che lo fa.

Tutti gli altri ci permettono invece di unirci ai loro sguardi: così con Monica guardiamo Agostino, con Cristo i discepoli, con i discepoli il pane, così come loro lo vedevano.

 

Finalmente guadagnò a te anche il marito, già quasi al limite estremo della vita temporale: e in lui che ormai era credente non rimpianse ciò che aveva tollerato nel miscredente. Era poi la serva dei tuoi servi. Chi di loro l'aveva conosciuta, in lei rendeva lode e onore e amore a te, sentendo nel suo cuore la tua presenza, testimoniata dai frutti di una vita consacrata a te. Era stata la moglie d'un solo uomo, aveva reso ai genitori il bene ricevuto, aveva retto con devozione la sua casa, a testimonio aveva le sue buone opere. Aveva allevato dei figli, partorendoli di nuovo ogni volta che li vedeva allontanarsi da te. Infine di tutti noi, Signore, che possiamo per tuo gratuito favore dirci servi tuoi, e ricevuta la grazia del tuo battesimo vivevamo già in una nostra comunità, al tempo in cui ancora lei non s'era addormentata in te, di tutti noi si prese cura quasi fossimo tutti figli suoi, e quasi fosse figlia di noi tutti ci servì.

AGOSTINO, Confessioni, 9, 22

 

Riposi dunque in pace con l'uomo di cui fu sposa, il solo di cui lo fu, e che servì portandoti il suo frutto con pazienza, per guadagnare anche lui a te. E tu ispira, mio Signore e Dio mio, ispira tu i tuoi servi e miei fratelli, i tuoi figli e padroni miei, che io servo col cuore e la voce e la penna: e ogni volta che leggeranno queste pagine si ricorderanno davanti al tuo altare di Monica, tua ancella, con Patrizio che fu un tempo suo sposo. Attraverso la loro carne mi hai fatto entrare in questa vita - come, non so. Con devozione si ricorderanno di loro: genitori miei in questa luce provvisoria, e miei fratelli in te che ci sei Padre e nella madre cattolica, e miei concittadini nella Gerusalemme eterna, a cui sospira il tuo popolo lungo tutto il suo cammino dall'inizio al ritorno. Così sia meglio appagato in virtù di queste confessioni il suo estremo desiderio: lo sia nella preghiera di molti, piuttosto che nella mia soltanto.

AGOSTINO, Confessioni, 9, 37