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PITTORI: Pietro Gagliardi

Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

PIETRO GAGLIARDI

1845

Tarquinia, località Corneto, chiesa S. Maria di Valverde

 

Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

Il dipinto presenta le dimensioni di cm 200x136 e raffigura la Vergine in trono con il Bambino in braccio che offre la sacra cintura ad Agostino e a Monica.

L'autore Pietro Gagliardi, ottocentesco pittore nell'orizzonte artistico della scuola romana, lo ha dipinto con la tecnica a olio su tela. La Vergine è assisa su un trono in alto a un piedistallo da dove domina la scena. Ai suoi piedi, Agostino a sinistra e Monica a destra ricevono la sacra cintura rispettivamente dal Bambino Gesù e dalla Vergine. Agostino rivolge lo sguardo giovanile verso il Bambino con un atteggiamento estatico. Monica, dal volto segnato dalle rughe della vecchiaia, accoglie con maggiore intimità la cintura ripiegandosi su se stessa.

Agostino ha deposto per terra i simboli della sua dignità episcopale, mitra e bastone pastorale, e sotto il piviale mostra la nera tunica dei monaci agostiniani.

 

L'antichissima chiesa di Santa Maria di Valverde sorge fuori delle mura castellane di Tarquinia. Le prime notizie relative a questa chiesa risalgono al 1268, quando nel convento collegato alla chiesa si stabilirono alcuni monaci noti come i Fratelli di Maria in Valle Viridis che provenivano dalle Fiandre. Nel 1378 la chiesa e il convento furono acquisiti dai monaci benedettini di Sassovivo che vi restarono sino al 1437. La chiesa passò successivamente sotto la giurisdizione vescovile e nel 1451 Bartolomeo Vitelleschi assegnò il complesso ai vicari di San Fortunato, che occuparono il convento sino al 1502. All'interno è conservata l'immagine della Madonna Nera, venerata come Patrona di Tarquinia: secondo la tradizione fu portata a Corneto nel 1189 da un cavaliere della Terza Crociata ritornato dalla Terra Santa.

 

La famiglia di pittori dei Gagliardi

I Gagliardi pittori ricorrono frequentemente nelle pubblicazioni specializzate sulle chiese di Roma, città in cui un tempo i componenti di questa famiglia di artisti firmarono molte opere. Il primo che si incontra e che fu forse un lontano antenato di questa schiera di artisti romani, è un certo Bernardino Gagliardi nato nel 1609 a Città di Castello e morto a Perugia nel 1660. Nella chiesa di S. Marcello al Corso a Roma ci sono ancora due suoi affreschi dipinti nelle pareti laterali della cappella di S. Filippo e raffiguranti "Il Miracolo del Pane" e i "Funerali di S. Filippo Benizi". Il nome del pittore di questa "dinastia" di maggiore notorietà fu senza dubbio quello di Piero Gagliardi. Altri Gagliardi, pittori, negli anni a cavallo tra la prima e la seconda metà dell'Ottocento, dipinsero per varie chiese romana. Si tratta di Francesco e Giovanni nipoti di Pietro, che in quei tempi eseguirono molti quadri per le chiese. Di Francesco Gagliardi si hanno pochissime notizie: la sua firma insieme a quella del fratello Giovanni compare in una ricevuta di saldo rilasciata alla Signora Eulalia Moroni committente di quattro tempere eseguite per la chiesa di S. Lucia di Corneto Tarquinia, nel 1880. Mentre per l'altro fratello, Giovanni, si sa da un libro dei conti del Nobile Collegio Nazareno di Roma, che dipinse nella sua cappella alcune tempere di soggetto sacro e di squisita fattura. Pietro Gagliardi, nato a Roma nel 1809, si formò all'Accademia S. Luca, alla scuola neoclassica di Tommaso Minardi; fra le sue maggiori opere di soggetto religioso, sono da ricordare, tra le altre, una "Crocifissione" in S. Gerolamo degli Schiavoni in Roma, e molte ville e palazzi della nobiltà romana, che decorò con soggetti mitologici e storici. Una delle sue più pregevoli opere fu il dipinto a tempera del sipario del Teatro di Viterbo. Molti suoi dipinti, tra cui "I Funerali di Giulio Cesare", sono conservati nella Galleria d'Arte Moderna di Roma.