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PITTORI: Sebastiano Mainardi

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

SEBASTIANO MAINARDI

1487-1488

San Gimignano, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Fu il pittore sangimignanese Sebastiano Mainardi, cognato del Ghirlandaio, ad affrescare la volta della chiesa di sant'Agostino con i quattro dottori della Chiesa. Ambrogio, Agostino, Girolamo e Gregorio vennero affrescati nelle vele  dell'abside ciascuno con i propri segni iconografici. Mainardi affrescò anche la parete accanto all'altare dipingendo san Gimignano, santa Lucia e san Nicola di Bari.

La figura di sant'Agostino è stata realizzata presentandolo nelle sue vesti episcopali, con la mitra in testa e un libro aperto nella mano sinistra.

Tuttavia, aspetto alquanto ripetitivo, il santo indossa anche la tunica nera dei monaci agostiniani. Questo particolare è tipico nelle committenze dell'Ordine, che voleva manifestare apertamente la sua discendenza direttamente dal movimento monacale agostiniano in terra d'Africa. Il santo ha un viso che esprime serenità e saggezza. E' l'espressione di una persona matura, avanti negli anni, ma non vecchia.

L'esecuzione di questo affresco avvenne probabilmente all'epoca di quelli, alquanto ritoccati, che dipinse per la tomba di Fra Domenico Strambi (1487-1488) nella medesima chiesa di sant'Agostino a San Gimignano.

 

 

Sebastiano Mainardi

Indicato qualche volta anche come Bastiano, Sebastiano Mainardi nacque a San Gimignano nel 1460. Cognato di Domenico Ghirlandaio, lavorò nella sua bottega, assimilando molti elementi del suo stile.

Mainardi lavorò soprattutto a Firenze e San Gimignano. Le sue prime opere si inseriscono nell'ambito delle grandi pitture commissionate alla bottega del Ghirlandaio. Nel 1485 lavorò al Cenacolo del Museo Nazionale di San Marco, dove Domenico Ghirlandaio si limitò a disegnare l'insieme assegnando in larga parte la pittura a Sebastiano ed a suo fratello David. In questi dipinti appaiono vari autoritratti di Mainardi, che secondo vasari è riconoscibile nel giovane da capelli lunghi. Verso il 1480 affrescò a San Gimignano una Annunciazione, il cui stile è debitore di analoghi soggetti di Domenico e David Ghirlandaio. Nella sua città natale dipinse una serie di lunette nello Spedale di Santa Fina che rappresentano i santi Bartolo, Gimignano, Pietro martire e Niccolò.

Sempre alla fine del Quattrocento risale la realizzazione della Madonna col Bambino ad affresco nella Cappella del Bargello di Firenze. Tra le pitture su tavola vanno segnalate una serie di Madonne col Bambino che sono conservate alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, nella chiesa dei Santi Lorenzo e Martino di Campi Bisenzio, nella Pinacoteca civica di San Gimignano. Mainardi amò dedicarsi anche ai ritratti, soprattutto quelli femminili, dove riuscì a esprimere una notevole perizia tecnica, al pari del cognato Domenico.

Sebastiano morì a Firenze nel 1513.