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PITTORI: Cosimo Rosselli

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

COSIMO ROSSELLI

1484-1486

Firenze, chiesa di sant'Ambrogio, Cappella del Miracolo

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La chiesa di sant'Ambrogio è una delle chiese più antiche di Firenze. Questo monastero femminile benedettino è menzionato già nell'anno 988 e la sua chiesa fu dedicata a sant'Ambrogio, vescovo di Milano che soggiornò a Firenze tra il 393 e il 394 consacrando al contempo San Lorenzo, la prima cattedrale fiorentina.

Nel 1230 nella chiesa di Sant'Ambrogio accadde un miracolo eucaristico che influenzò profondamente il culto e la devozione delle monache. Secondo la tradizione, il 30 dicembre 1230 un anziano prete, Uguccione, non pulì bene il calice nel corso della celebrazione liturgica e quando lo riprese in mano, ci trovò dentro della carne e del sangue umano. La miracolosa sostanza fu trasferita in una fiala di cristallo e portata dal vescovo. La reliquia dopo qualche tempo fu riportata in chiesa con una straordinaria processione festiva.

Nel 1263 durante una messa celebrata a Bolsena l'ostia consacrata iniziò a sanguinare macchiando il corporale. Celebrava il prete Pietro da Praga, che dubitava nella reale transubstanziazione del pane e del vino e che così fugò i suoi dubbi. Il miracolo di Bolsena fu confermato dal papa Urbano IV il quale stabilì anche la Celebrazione del Corpus Domini. Il miracolo nella chiesa di sant'Ambrogio ebbe un ruolo fondamentale nella genesi di questo nuovo culto, perciò le monache benedettine vollero che il reliquario contenente la sostanza miracolosa fosse conservato nella chiesa fiorentina.

Il miracolo eucaristico è ricordato e celebrato all'interno della Cappella del Miracolo situata sulla sinistra dal presbiterio. La cappella è decorata da un tabernacolo marmoreo scolpito dallo scultore Mino da Fiesole e progettato per ospitare la reliquia. La decorazione del tabernacolo sottolinea il mistero della transubstanziazione: al centro si può vedere Gesù Bambino che emerge dal calice sorretto da due angeli. Lo Spirito Santo discende sul calice e in alto Dio Padre benedice i fedeli. Il tabernacolo ha una forma classicheggiante, con i pilastri ricoperti da bassorilievi vegetali. Nel basamento, al di sotto del calice, si trova la scena che racconta la storia del miracolo fiorentino: al centro il prete Uguccione mostra la miracolosa sostanza alle monache.

Le pareti della cappella furono decorate da Cosimo Rosselli appena si conclusero i lavori sul tabernacolo di Mino da Fiesole. Rosselli affrescò la cappella tra il 1484 e il 1486. Ai lati del tabernacolo dipinse degli angeli e sul soffitto le figure dei quattro Padri della Chiesa. Sant'Agostino sotto la verde veste episcopale porta l'abito nero dei monaci eremitani che seguono la sua regola e tiene aperto un libro con la mani, che rivolge ai fedeli. La parete sinistra rappresenta la scena della processione dove si vede Piazza Sant'Ambrogio con dei fedeli che si sono radunati per venerare la reliquia.

 

 

 

Cosimo Rosselli

Nasce a Firenze nel 1439 ed è fratello di Francesco Rosselli. Allievo di Neri di Bicci nella sua bottega fra il 1453 e il 1456, come dimostrano gli affreschi che dipinse nel 1462-1465 nella cappella Salutati del Duomo di Fiesole, Cosimo subì l'influsso di A. Baldovinetti, di Domenico Veneziano e B. Gozzoli. Varie pale d'altare risalgono alla sua attività giovanile: fra queste ricordiamo una Madonna e santi del 1468, oggi agli Uffizi di Firenze; la Madonna con sant'Anna e quattro santi del 1471, a Berlino alla Gemäldegalerie. Tutte queste pale presentano uno schema prospettico eseguito in modo diligente, semplificato e con un gusto decorativo e attenzione per il dettaglio. Questa architettura conobbe un grande successo e promosse una feconda attività della sua bottega a Firenze. Tra le opere di un certo rilievo di questo periodo ricordiamo gli affreschi nell'atrio della Santissima Annunziata del 1475 e la prestigiosa commissione per la Cappella Sistina in Vaticano del 1481 con la pittura della Adorazione del vitello d'oro, la Consegna della legge e l'Ultima cena. Dopo il suo ritorno a Firenze, Cosimo espresse ancora la sua forte e prorompente vitalità in varie opere fra cui gli affreschi nella chiesa di sant'Ambrogio (1485-1486), una Madonna e santi oggi alla Galleria dell'Accademia, l'Incoronazione della Vergine nella chiesa di S. Maria Maddalena dei Pazzi del 1505. Il suo stile influenzò altri pittori fiorentino di un certo livello come Piero di Cosimo o Fra Bartolomeo. Cosimo Rosselli morì a Firenze nel 1507.