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PITTORI: Giovanni Angelo d'Antonio

Madonna in trono con Agostino e santi

Madonna in trono con Agostino e santi

 

 

GIOVANNI ANGELO D'ANTONIO

1462

Milano, Pinacoteca di Brera

 

Madonna in trono con Agostino e santi

 

 

 

Questo polittico viene attribuito a Giovanni Angelo d'Antonio di cui abbiamo notizie dal 1444 al 1476. Studi recenti, accompagnati da ricerche archivistiche che hanno recuperato notizie documentarie finora inedite, hanno permesso di ipotizzare l'identificazione del Maestro dell'Annunciazione di Spermento con Giovanni Angelo d'Antonio, al quale vengono riferite opere finora attribuite a Girolamo di Giovanni.

In un regesto è stata scoperta una quietanza del 1463 comune a Giovanni Angelo d'Antonio e a Girolamo di Giovanni per un lavoro che avevano eseguito nella chiesa di S. Agostino a Camerino. Lo stesso Girolamo di Giovanni viene nominato pure in un contratto del 1461, dove viene affidata ad entrambi la realizzazione di un ancona per l'altare maggiore di Santa Maria della Pieve a Tolentino.

In questo documento Giovanni Angelo è detto originario di Bolognola, luogo di provenienza delle due opere più importanti del Maestro dell'Annunciazione di Spermento, vale a dire la pala conservata a Palazzo Venezia a Roma (proveniente dalla chiesa di S. Michele Arcangelo) e l'edicola affrescata a Villa Malvezzi (trasferita nel Museo civico di Camerino).

 

Per quanto riguarda il polittico, di proprietà del Museo Poldi Pezzoli, ma affidato in deposito a Brera nel 1922 per le notevoli dimensioni, recentemente si è scoperto che i due registri hanno diverse provenienze: quello inferiore proviene da una chiesa di Tolentino, mentre quello superiore era collocato nella collegiata di S. Benedetto a Gualdo Tadino. I due registri furono erroneamente assemblati e considerati parti di un'unica opera da Berenson. Per questo motivo il Poldi Pezzoli acquistò nel 1910 i santi e nel 1914 il registro superiore di proprietà della fabbriceria di S. Benedetto di Gualdo. La ricostruzione di Berenson non è attendibile per motivazioni iconografiche: due santi del registro inferiore sono agostiniani e dunque in contrasto con una destinazione benedettina. E' stato inoltre ipotizzato che la chiesa di provenienza del registro inferiore sia proprio quella pieve di S. Maria di cui parla il documento del 1461. Altri storici pensano che il registro fosse collocato su un altare della basilica di S. Nicola, data la coincidenza iconografica fra questo e il dipinto eseguito da Marchisiano di Giorgio nel 1518 per l'altare maggiore della stessa basilica.

Il polittico è stato realizzato con la tecnica a tempera su tavola. Le dimensioni del registro superiore sono di cm 190 x 60 per la tavola centrale e cm 154 x 43 per le tavole laterali. Per quanto riguarda il registro inferiore, abbiamo cm 132 x 60 per la tavola centrale e cm 118 x 42 per le tavole laterali. Ai lati estremi delle tavole laterali del registro inferiore sono raffigurati due santi agostiniani. Agostino a sinistra e san Nicola da Tolentino a destra. Agostino, come tutti gli altri santi del registro inferiore, è raffigurato a persona intera: indossa i paramenti episcopali con grande eleganza e porta in testa la mitra. Sotto il piviale si nota molto bene la tunica nera dei monaci agostiniani.

 

 

Giovanni Angelo d'Antonio

Tra i tanti pittori di Camerino del XV secolo spiccano Giovanni Boccati e Girolamo di Giovanni, che alla metà del secolo stettero per alcuni anni nella Padova di Donatello e del giovane Mantegna. Con loro fu probabilmente Giovanni Angelo d'Antonio di Bolognola, un artista che a Firenze conobbe Giovanni e Piero de' Medici. Rientrando in centro Italia questi artisti furono tra i primi ad innovare radicalmente il gusto in senso rinascimentale. Il Maestro dell'Annunciazione di Spermento, il possibile Giovanni Angelo d'Antonio, inoltre ebbe un rapporto forte con Piero della Francesca: conquistato dalle sue geometrie poetiche e luminose, le adattò all'espressione di sentimenti più teneri e schietti, inscenando nelle sue pitture un teatro sacro insieme aspro e struggente, immerso in una luce cristallina che è quella che tuttora incanta nello scenario vastissimo, di valli e di monti, disteso ai piedi dei Sibillini. Talora si dimentica quanto fu isolata al fondo l'esperienza altissima di Piero: i pittori di Camerino furono tra i pochi che la compresero. Giovanni Angelo d'Antonio, appena tornato da Padova poco dopo il 1450, avviò una sequenza di capolavori dall'Annunciazione di Spermento, stagliata contro un'architettura quasi metafisica, miniera di dettagli incredibili, fino ad opere come l'affresco votivo in memoria di Melchiorre Bandini.

Un documento del 1452 ci parla di questo Magister Iohannes Antonii alias de lu Paczo de castro Bolognole: si tratta di una quietanza di pagamento di dieci ducati per aver eseguito una tavola per la pieve di S. Lorenzo di Castel San Venanzio.

Due opere firmate, nel 1463 a Tedico di Fiastra e nel 1473 a Monte San Martino e una serie di dipinti tra tavole e affreschi sono stati attribuiti a questo pittore.

Giovanni Angelo, figlio di Antonio detto il Pazzo, nacque verso il 1419 a Bolognola nei Monti Sibillini, nelle Marche. Giovanni Angelo di Antonio fu anche musicista nonché amico dei Medici e dei Varano.