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PITTORI: Zanobi Strozzi

Conversione di sant'Agostino nel giardino di Milano

Agostino nel giardino di Milano

 

 

ZANOBI STROZZI

1430-1450

Firenze, Museo di S. Marco, inv. San Marco e Cenacoli, n. 521 FI

 

Conversione di sant'Agostino nel giardino di Milano

 

 

 

Zanobi Strozzi ha disegnato questa splendida Lettera L che raffigura la scena della Conversione di sant'Agostino. L'iniziale appare fogliata con storia e fregio su tre margini nella pagina 1r dell'Antifonario 521 del sec. XV conservato nell'inventario San Marco e Cenacoli, n. 521 FI, a Firenze, nel Museo di san Marco

Sullo sfondo della lettera il miniaturista ha raffigurato la scena della conversione di Agostino d'Ippona, uomo di grande cultura che, nonostante il profondo interesse per la filosofia, la retorica e la letteratura, condusse una vita piuttosto dissipata in gioventù. Nella sua prima formazione formazione a Cartagine si lasciò attrarre dalla dottrina manicheista, spinto da una straordinaria ricerca della verità e del senso profondo della vita alimentata dalla continua lettura dei classici.

Giunto a Roma, se ne allontanò deluso dalla scarsa ragionevolezza e dal modesto impianto teorico delle idee sostenute da questa dottrina. Quando si trasferì a Milano presso la corte imperiale si avvicinò alla fede cattolica seguendo le prediche di sant'Ambrogio.

La conversione definitiva avvenne in un giardino di Milano, dove Agostino sentì la voce di una bambina che cantava "tolle lege" (prendi e leggi) che interpretò come invito alla lettura della Bibbia. Agostino la aprì a caso, e il suo sguardo cadde su un brano di san Paolo. Questo è proprio il momento raffigurato nella miniatura, con il santo, dall'aspetto ancora piuttosto giovanile, inginocchiato su un prato fiorito e con la Bibbia aperta sulle ginocchia.

La figura del santo è accarezzata da una luce che accentua la tenerezza delle carni del suo viso. La serenità raggiunta dopo l'episodio della conversione sembra espressa da Zanobi attraverso la rappresentazione di un paesaggio serafico, con una natura rigogliosa e una profondità resa dalle montagne turrite sullo sfondo. Di fianco alla pianta di fico un angelo volteggia per l'aria indirizzando lo sguardo verso Agostino, quasi a richiamarlo con un ampio gesto della mano destra a occuparsi delle cose celesti abbandonando ogni velleità terrena.

 

 

Zanobi Strozzi

Nato a Firenze nel 1412, Zanobi fu uno dei principali aiutanti di Beato Angelico. Zanobi discendeva da un ramo secondario dell'importante famiglia fiorentina degli Strozzi. Siccome apparteneva al patriziato cittadino non si iscrisse mai all'Arte dei Medici e Speziali che in Firenze associava anche i pittori. Nel 1427 abitava nella parrocchia di San Martino a Brozzi e nel 1430 presso San Domenico di Fiesole, assieme al miniatore Battista di Biagio Sanguigni. Viene nuovamente documentato nel 1434 e 1435. Dal 1434 al 1439 dipinse una tavola per la chiesa di Sant'Egidio, che probabilmente è la Madonna col Bambino e quattro angeli oggi al Museo di San Marco a Firenze. Nel 1438 si sposò con Nanna di Francesco Strozzi e si trasferì in una nuova casa a Fiesole. Verso il 1440 completò il suo unico dipinto firmato, una Annunciazione per la chiesa di San Salvatore al Monte, che oggi si trova alla National Gallery di Londra. Vasari, nella Vita dell'Angelico, lo nominò tra i più fedeli seguaci del frate domenicano, che aveva probabilmente incontrato negli anni trenta proprio a San Domenico. Collaborò anche con Pesellino e Domenico di Michelino. Il suo stile elegante e ornato fu un punto di riferimento per gli altri collaboratori dell'Angelico, tra cui senz'altro il giovane Benozzo Gozzoli. Come miniatore, Strozzi fu artefice di alcuni corali per la chiesa di San Marco, che realizzò tra il 1446 e il 1454. Per gli stessi frati agostiniani affrescò anche due lunette con la Scuola del beato Alberto Magno e la Scuola di san Tommaso d'Aquino, che oggi si trovano nel Museo di San Marco.

Verso il 1460 i Medici gli commissionarono una pala per la chiesa di San Girolamo a Fiesole, prossima a una loro villa. Quest'opera si trova oggi nel Musée du Petit Palais ad Avignone. Nel 1463 venne incaricato, in collaborazione con Francesco di Antonio del Chierico, di miniare i corali del Duomo di Firenze, che si possono ammirare nel fondo Edili della Biblioteca Medicea Laurenziana ai nn. 149, 150, 151. Zanobi morì a dicembre dell'anno 1468.