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PITTORI: Zanobi Macchiavelli

Sant'Agostino vescovo e san Marco

Sant'Agostino vescovo e san Marco

 

 

ZANOBI MACCHIAVELLI

1470

Londra, National Gallery

 

Agostino vescovo e san Marco

 

 

 

 

Questo pannello formava una antina di una pala di altare dedicato ad Agostino. Nel pannello sinistro sono raffigurati Giovanni il Battista e San Giovanni Evangelista. Si ipotizza che ambo i pannelli potevano appartenere ad un unico trittico che raffigurava la Vergine e Bambino con Santi.

Zanobi Machiavelli (1418-1479) è registrato come pittore attivo per la Badia di Fiesole nel 1464. Più tardi, nel 1475-1476 ha lavorato a Pisa. Si dice che sia stato un allievo di Benozzo Gozzoli. Machiavelli era specializzato in tematiche a carattere religioso. Alcune delle sue opere sono conservate presso la National Gallery di Londra e il Dunedin Public Art Gallery. Morì in Pisa nel 1479.

 

Il santo viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6

 

 

 

Zanobi Machiavelli

Nato nel 1418 Machiavelli fu un discreto pittore di buon livello che si è specializzato soprattutto in opere a tema religioso. La sua data di nascita viene calcolata dalla sua dichiarazione catastale del 1457 in cui dichiara di avere 39 anni. Nè da questa dichiarazione nè da un'altra redatta nel 1469 egli menziona la sua occupazione. Formatosi a Firenze, sugli esempî di Filippo Lippi e del Pesellino, fu poi attivo a Lucca e a Pisa dove è documentato fino al 1475. Tra le numerose opere, caratterizzate da un'accentuata preziosità e da un insistito gusto per i dettagli, l'Incoronazione della Vergine (firmata e datata 1473, Digione, Musée des Beaux-Arts), la Madonna col bambino e santi (Dublino, National Gallery), la Madonna col bambino (Pisa, Museo Nazionale). Alcune delle sue opere sono conservate alla National Gallery di Londra e alla Galleria d'Arte Dunedin Public. Nel passato è stato confuso con un pittore di nome Zanobi che nel 1453 aveva siglato un contratto triennale con Piero di Lorenzo di Pratese di Bartolo Zuccheri (1413-1487) e con Pesellino, ma il nome di questo pittore in realtà era Zanobi di Migliore. Morì a Pisa nel 1479.